Oggi saldi a rischio flop: a Trento molti negozi chiusi
Commercianti perplessi sulla data scelta per avviare il periodo di sconti. «Troppo caldo, la gente andrà al fresco». E i ribassi non attirano più. Ma a Rovereto gongolano
TRENTO. Anche se ufficialmente il primo giorno di saldi è oggi, dalle vetrine dei negozi del centro le vendite promozionali dal 20% fino al 60% sono apparse già da qualche giorno. L'unica particolarità è che per la prima volta il periodo dei saldi estivi inizia in un giorno festivo, tra polemiche e qualche commerciante contrario a tenere aperto di domenica. E anche tra coloro che hanno deciso di tenere le serrande alzate aleggia il sospetto che oggi non ci sarà un grande successo di vendite. Perché? A detta dei commercianti intervistati il caldo porterà i trentini a godersi la giornata dove fa più fresco, in montagna o al lago, ma soprattutto i saldi non sembrano avere più quella forza attrattiva di qualche anno fa considerata la crisi e le vendite promozionali attive tutto l'anno. «La gente va al lago, non viene certo a farsi un giro per il centro con questo caldo quindi noi resteremo chiusi – osserva Luigi Andreis, titolare della Raccolta Differenziata in via Malpaga – Non vedo tutta questa corsa al consumismo e, anche se speriamo di lavorare bene, francamente i saldi non fanno più fare il botto come un tempo». Serrande abbassate oggi anche al De Lorenzi in via Oss Mazzurana, come spiega Ottavia De Lorenzi: «La maggior parte dei negozi lungo la via ha optato per tenere chiuso perché con giornate belle come queste non ci sarà nessuno in giro, quindi per esempio noi facciamo oggi orario continuato ma domani ce lo teniamo libero – e continua - Certamente i clienti aspettano l'inizio dei saldi e magari un capo in più se lo portano a casa ma non si vede più la ressa di persone che ci poteva essere anni fa». Fino a ieri indeciso sul da farsi Vaifro Grigoli, dell'omonimo negozio di scarpe e borse in via Malpaga, scettico sul potere attrattivo dei saldi visto che ovunque la merce è in promozione già da tempo: «Non so se aprirò il negozio di domenica, dipende da come va la giornata di oggi, in ogni caso ritengo che sarebbe meglio lasciare la possibilità di tenere aperto in altre giornate decise collegialmente dai commercianti e non a tavolino dai politici perché serve davvero a poco, se non per mettere in mostra la vetrina, stare aperti durante il festival dell'economia o la notte bianca – e prosegue- Il vero problema è che a Trento manca un grande marchio, una cosa tipo i Pellizzari, Chesani e Upim di un tempo». Come Grigoli, anche Raffaele Pedrotti dell'omonimo negozio di scarpe in via Manci è dell'opinione che poter tenere le serrande alzate magari nelle domeniche del periodo autunnale, con l'imminenza del cambio di stagione, potrebbe essere più vantaggioso: «In ogni caso per la prima domenica di saldi il mio negozio resterà aperto tutto il giorno, a me sembra una buona idea e poi io ho imparato a lavorare dai veneti che dicono che quando la bottega è chiusa per forza non entra nessuno – e continua – Forse, però, sarebbe stato più indicato optare per un orario diverso, ad esempio dalle 17 alle 22 perché durante la giornata è più facile che le persone decidano di andare al lago o alla Trento-Bondone». Oggi è possibile fare shopping anche al Demattè, all'inizio di via Manci: «E' un po' un'incognita quello che succederà in questa prima domenica di saldi perché l'apertura dei negozi non è stata molto pubblicizzata e poi fa caldo quindi le persone preferiranno andare al fresco, comunque visto che è la prima giornata noi resteremo aperti tutto il giorno».
©RIPRODUZIONE RISERVATA