Occupata l'ex mensa del Santa Chiara
Nuovo blitz del Collettivo universitario Refresh: "L'attività di noi studenti non è limitata ai momenti ricreativi molesti"
TRENTO. Questa mattina il Collettivo universitario Refresh è entrato per la seconda volta nell’ex-mensa del complesso Santa Chiara, con il fine di occuparla per due giorni.
"Il collettivo intende nuovamente lanciare un’esperienza di liberazione e utilizzo degli spazi cittadini abbandonati al degrado e all’incuria per creare uno spazio di cultura e socialità alternativa e aperta a tutti e tutte", viene scritto in un comunicato del Collettivo. "Con quest’azione intendiamo mostrare che l’attività degli studenti universitari a Trento non è limitata ai momenti ricreativi molesti, esistenti più nelle preoccupazioni del Comune che nella realtà dei fatti, ma è in grado di svolgere un ruolo attivo e propositivo nello scenario cittadino.
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Non solo, con l’occupazione di oggi si vuole ridare centralità ad un intervento universitario critico rispetto a due tematiche riteniamo fondamentali nello scenario che lentamente si sta andando a delineare all’interno dell’istruzione pubblica. Il primo è la nuova modalità di gestione dell’istruzione pubblica attraverso il “sistema delle fondazioni”, molto più attento alle logiche del mercato che a quelle della didattica, che mira a trasformare gli studenti universitari in niente più che un bacino di forza lavoro sottopagata a completa disposizione degli investitori del Consiglio di Ateneo.
Il secondo, direttamente conseguente al primo, è la necessità da parte degli studenti di porsi in modo critico rispetto a queste modalità di trasmissione del sapere, che riducono le possibilità di studente di decidere sul suo corso di studi, per creare una forma di sapere nuova e maggiormente in grado di produrre non economia, ma una reale crescita dei singoli individui. La scelta di questa data per lanciare un iniziativa di questo tipo non è casuale ma si inserisce, anche, in un contesto di mobilitazione nazionale degli studenti (medi ed universitari), fissata nella data del 10 Ottobre.
In questa giornata infatti collettivi e gruppi di studenti di tutta Italia si mobiliteranno per ribadire ancora una volta che il sapere pubblico non è un bene in vendita. L’occupazione comprenderà svariate attività nel pomeriggio del 9 ottobre, tra cui un aperitivo e un banchetto con scambio libri, e culminerà in un’assemblea plenaria alle 14 di venerdì 10 nella quale discuteremo degli argomenti che abbiamo riassunto in questo comunicato e cominceremo a programmare i lavori del collettivo per questo anno accademico. Lo spazio sarà comunque visitabile in qualsiasi momento dei due giorni dell’occupazione. Siamo ripartiti e non ci fermeremo qui", conclude la nota del Collettivo universitario Refresh.