Nuovi imprenditori, boom di donne
Fattorie didattiche, restauro mobili, servizi d'assistenza: ecco chi ce l'ha fatta
TRENTO. Uno studio fotografico, un centro estetico, un servizio di giardinaggio e manutenzione forestale. Ma anche una fattoria didattica specializzata in piante officuinali. E un progetto di assistenza diurna per malati di Alzheimer. Sono solo alcune delle 30 idee imprenditoriali presentate in queste settimane all'Agenzia del lavoro, che ora le sosterrà finanziariamente. Si tratta del progetto "Dall'idea all'impresa" il cui bando, aperto il 5 ottobre, è scaduto il 3 novembre. Sono 65 le domande presentate, una cifra sostanzialmente in linea con gli scorsi anni: 30 invece quelle che hanno appunto superato il vaglio dell'Agenzia del lavoro in termini non solo di legittimità ma anche di concreta attuabilità del progetto imprenditoriale.
Poco spazio ai sogni, insomma: va rispettato anche un fondamentale principio di realtà. Un buonsenso che è dote ancor più indispensabile oggi, in tempi di "spread", per chi intende fare impresa. Per poter partecipare al bando, i progetti dovevano prevedere investimenti iniziali non superiori a 200 mila euro. Dunque, imprese di piccole dimensioni. Ma allo stesso tempo dall'impegno importante: va tenuto presente infatti che l'accesso era riservato ai disoccupati nell'ambito dell'elenco anagrafico dei Centri per l'impiego dell'Agenzia del lavoro.
Altro requisito, il non aver svolto attività autonoma con partita Iva o attività d'impresa, anche a titolo di collaboratore familiare, negli ultimi tre anni, che è pure il periodo di residenza in Trentino richiesto per partecipare al bando. Che era aperto anche a cittadini extracomunitari, purché ovviamente in regola con le norme relative all'ingresso e al soggiorno in territorio italiano.
La graduatoria è stata definita un paio di giorni fa e verrà prossimamente comunicata agli interessati. Il primo dato sorprendente è relativo al sesso degli aspiranti imprenditori: le 65 domande (che potevano essere sottoscritte anche da più di una persona) sono state infatti presentate da 24 maschi e 47 femmine. E quelle accolte coinvolgono 9 maschi e 23 femmine. Più donne che uomini, insomma, hanno deciso di mettersi in gioco cercando di concretizzare un'aspirazione sempre più difficile, in questi mesi di crisi, da perseguire. Poi, il contenuto dei progetti, in molti casi decisamente originali.
C'è davvero di tutto. Oltre a quanto detto all'inizio, fra le 30 idee imprenditoriali che ora partiranno con il sostegno dell'Agenzia del lavoro (che metterà a disposizione fino a un massimo di 38 mila euro per ognuno dei progetti, vedi riquadro in alto) si va dal restauro di strumenti musicali al servizio socioeducativo e ricreativo per bambini, dallo studio di progettazione grafica al computer all'affitto di mountain bike, dalla pasticceria alla produzione di filmati audiovisivi. E poi la creazione di abiti da sposa e costumi tipici, di giocattoli in legno, il restauro di mobili antichi, la vendita e distribuzione di gioielli e, addirittura, di prodotti tipici della Romania. Magari puntando a un target in continua crescita anche in Trentino, quello degli immigrati dall'Est.
Prima di partire davvero, tutti questi progetti dovranno però ora seguire un iter dettagliato. Gli aspiranti imprenditori dovranno infatti partecipare a una fase di orientamento che durerà una settimana e, soprattutto a un corso di formazione di altre tre settimane per acquisire le competenze di base (gestionali, amministrative, organizzative e fiscali) per poter poi agire in proprio. Assenze superiori al 20% nel corso delle due fasi comporteranno l'automatica esclusione dal percorso. Progetti e proponenti che avranno superato tutti i gradini verranno infine valutati una seconda volta, in vista della concessione dei contributi. E dalla data dell'ammissione alle agevolazioni, entro sei mesi andranno stipulati i contratti e avviate le attività (con possibile proroga di ulteriori sei mesi in caso di ritardi per circostanze indipendenti dalla volontà del beneficiario).
Lo start-up dei progetti imprenditoriali, che naturalmente dovranno aver sede in Trentino, sarà seguito dall'Agenzia del lavoro attraverso uno specifico tutoraggio, ma sono previsti anche monitoraggi attraverso ispezioni, per verificare che tutto stia procedendo secondo quanto pattuito. Ovviamente, se così non sarà, è possibile anche l'immediata revoca delle agevolazioni concesse.