Nuove imprese, ecco le idee migliori

Ristoranti, agenzie di comunicazione, anche un bagno turco: tutti i “business-plan” approvati dall’Agenzia del lavoro


di Paolo Morando


TRENTO. I corsi sono già iniziati la settimana scorsa: li frequentano i primi quindici della graduatoria. Dureranno un mese, otto ore al giorno, e serviranno a “istruire” i futuri imprenditori sulle competenze di base (gestionali, amministrative, organizzative e fiscali) che serviranno loro per le attività che intendono avviare. E c’è davvero di tutto: esercizi di ristorazione e di vendita, ditte di consulenza e aziende di ricezione turistica, imprese di import/export, addirittura un centro massaggi con tanto di bagno turco. Sono le iniziative “premiate” dall’Agenzia del lavoro nell’ambito degli interventi per il sostegno allo sviluppo di un’idea imprenditoriale: quest’anno agli uffici di via Guardini ne sono arrivate quasi una cinquantina, ben oltre dunque la media di 30 degli anni precedenti. E solo una è stata esclusa. La graduatoria dei progetti migliori, valutati sulla base della fattibilità degli stessi e della loro coerenza con le esperienze di studio e professionali dei soggetti proponenti, è stata pubblicata nei giorni scorsi. Va aggiunto che oltre ai criteri già citati contava anche un altro importante requisito, peraltro ingrediente fondamentale della cultura d’impresa: la rapidità. Infatti, a parità di punteggio, sono stati preferiti i progetti che prima sono stati presentati (e dunque protocollati). I primi 15, come detto, hanno già iniziato un percorso che, se tutto andrà bene, li porterà a usufruire di contributi pubblici (vedi riquadro a destra) per l’apertura della loro sospirata attività.

Vediamoli, questi progetti. Notando prima di tutto che i loro proponenti sono pressoché equamente divisi per sesso: 24 sono a firma maschile, 23 invece femminile. E sono ben 17 quelli ideati da aspiranti imprenditori di origini straniere: soprattutto romeni e nordafricani, a giudicare dai nomi indicati in graduatoria. La cittadinanza italiana non era infatti requisito dirimente, anche candidati extracomunitari potevano partecipare all’iniziativa. A loro era però richiesta la residenza in provincia di Trento da almeno tre anni, oltre ovviamente al rispetto delle norme nazionali che disciplinano l’ingresso e il soggiorno in territorio italiano per motivi compatibili con una prestazione di lavoro di carattere non stagionale. Il progetto che si è classificato al primo posto è quello di Iside Romani relativo a un esercizio “wine bar” di somministrazione bevande e alimenti, alle sue spalle la coppia Silvia Furlan-Elena Rosanna Marino con i loro servizi di consulenza, comunicazione e spettacolo. Medaglia di bronzo invece a Mauro Bottes con la sua attività di manutenzione e installazione caldaie, impianti termici e di condizionamento. Poi, sempre restando tra i primi 15, Virna Pierobon (agenzia di comunicazione, ufficio stampa, organizzazione eventi), Michela Gallo (attività di ricezione turistica), Abd El Hamed Mohamed Amin (vendita al dettaglio di biciclette e accessori), Alessandro Mottola (servizi per il ciclismo), Andrea Lever (progettazione, realizzazione e commercializzazione prodotti high tech), Nada Vukic (salone di parrucchiera), Khaled Said (bagno turco e centro massaggi), Annalisa Nicolodi (cartoleria con prodotti per scuola e ufficio), Lanly Do (import/export), Annalisa Galvagni (ristorante vegetariano- vegano e corsi di cucina), Elisa Alejandra Prandi (vendita di articoli per l’intrattenimento) e infine Marika De Girolami con il suo mercatino dell’usato.

Dietro di loro un’altra trentina di proposte, tutte giudicate positivamente e per questo classificate in graduatoria. E qui, per dire, si va dalla pasticceria alla friggitoria da asporto, dalle palestre alla vendita di animali, dal video-editing ai ristoranti etnici albanesi e romeni. Ma non è detto che per loro le porte dei finanziamenti rimangano chiuse. I vincitori del bando dovranno ora superare altri paletti, a partire proprio dai corsi. Assenze superiori al 20% dell’intero monte ore previsto comportano infatti l’automatica esclusione dal percorso formativo e, di conseguenza, da tutti i benefici previsti. Contributi compresi. Non solo: le lezioni hanno lo scopo di mettere definitivamente a punto il progetto di attività imprenditoriale, che verrà esaminato dalla società Fidia srl, che dal 2008 realizza il percorso di orientamento e formazione alla gestione d’impresa per conto dell’Agenzia del lavoro nell’ambito degli interventi per lo sviluppo dell’imprenditorialità. Al termine del percorso, gli aspiranti neo-imprenditori dovranno in sostanza elaborare un vero e proprio “business plan” a partire dal progetto iniziale. E solo se verrà giudicato congruo, consentirà di accedere alle agevolazioni provinciali. A quel punto i soggetti che avranno tagliato il traguardo non verranno comunque lasciati soli ad affrontare i rischi del mercato. Che, in tempi come gli attuali, sono in grado di mettere in ginocchio anche imprenditori collaudati. È infatti previsto che alle imprese beneficiarie dei finanziamenti provinciali venga fornito un servizio obbligatorio di supporto e di assistenza nel corso della fase di avvio dell’iniziativa, per complessive 8 ore. E si tratta di un servizio di cui il neoimprenditore potrà usufruire per un intero anno a partire dalla data del contratto di finanziamento.

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