Nuova Zelanda: sta bene il ragazzo trentino testimone del terremoto
Un sms di Alessio Scanavacca alla famiglia ha consentito di tirare un sospiro di sollievo: il giovane si era allontanato da Christchurh giusto in tempo
ARCO. Le è bastato un solo cenno di suoneria per capire che il messaggio ricevuto dal suo cellulare, all'alba di ieri, era quell'atteso da oltre due giorni. Sonia Calzà ha subito composto il numero del figlio e si è scrollata di dosso tutta l'angoscia accumulata nelle ore precedenti. Alessio Scanavacca e la fidanzata Jeno hanno finalmente tolto i loro nomi dall'elenco dei dispersi nel disastro che ha colpito, martedì scorso, la Nuova Zelanda.
Le sorti dei due giovani - lei di origine filippina ma ormai adottata in tutto e per tutto dal Trentino, lui nativo di Riva con trascorsi lavorativi anche ad Arco (l'ultima mansione quella di benzinaio all'ex distributore Vecchi) - hanno tenuto col fiato sospeso l'intera vallata.
I due ragazzi, nelle ore immediatamente antecedenti il disastroso sisma, erano proprio a Christchurch, in cerca di un lavoro con cui sbarcare il lunario durante la lunga vacanza. L'assenza di comunicazioni li ha trasformati in dispersi e gettato la famiglia nella disperazione. Ieri, alle cinque del mattino, il messaggino che ha messo fine all'incubo. «Ho subito chiamato per sincerarmi delle loro condizioni - racconta, sollevata, la madre di Alessio - e per capire cosa fosse successo in questi due giorni di black-out. Da quanto mi hanno detto sono scampati di un niente al terremoto. Subito dopo che ci eravamo sentiti, martedì, hanno preso il furgone e si sono allontanati da Christchurch".