Nuova legge elettorale, torna la «sfida secca» sui deputati

Nella bozza predisposta da Renzi è stata prevista una norma ad hoc per il Trentino Alto Adige. Per la nostra provincia 4 collegi uninominali più altri 3 con il sistema proporzionale


di Francesca Gonzato


TRENTO. C’è l’ipotesi di legge elettorale anche per il Trentino Alto Adige all’interno dell’Italicum di Renzi e Berlusconi. E per la nostra regione è un ritorno al passato. In Trentino Alto Adige, se resterà questo testo, si tornerà a votare con il Mattarellum per la Camera. Sfida secca collegio per collegio tra candidati di diverse coalizione. Come attualmente funziona nel Senato.

Ieri sera nella commissione Affari costituzionale della Camera è stato depositato il disegno di legge per la nuova legge elettorale. Al suo interno, all’articolo 1 che riguarda l’elezione di Montecitorio, era già stata inserita la noma ad hoc per il Trentino Alto Adige, frutto delle trattative delle scorse ore che hanno visto in prima linea i parlamentari trentini, più Gianclaudio Bressa (Pd) e la pattuglia della Svp. Questa settimana discussione e voto in commissione, ma già ieri sera acque agitate tra i partiti minori.

L’obiettivo era garantire, all’interno del nuovo sistema elettorale nazionale proporzionale (con premio di maggioranza), la presenza in parlamento delle minoranze linguistiche e, altra priorità, conservare l’unità regionale, mentre l’Italicum ripartisce il territorio in circoscrizioni più piccole. Ed ecco che tra le ipotesi valutate in questi giorni, la scelta è tornata sul «vecchio» Mattarellum, utilizzato in Alto Adige fino alla legislatura 2001-2006.

Il testo specifica che la circoscrizione Trentino Alto Adige è costituita in otto collegi uninominali. Quattro deputati verranno scelti a Bolzano e quattro a Trento.

Oltre agli otto eletti con il sistema uninominale, il Trentino Alto Adige avrà altri tre seggi (nel precedente Mattarellum erano 2), che verranno eletti con il sistema del listino proporzionale. Resta invariata la legge elettorale per il Senato, in attesa della sua eventuale cancellazione e trasformazione in Senato delle regioni.

Riassumendo, il Trentino e l’Alto Adige verranno divisi in quattro collegi uninominali ciascuno, dove coalizioni o singoli partiti metteranno in campo un singolo candidato. I quattro collegi del vecchio Mattarellum erano Trento, Rovereto, Lavis e Pergine Valsugana per il Trentino, Bolzano-Laives, Bolzano-Oltradige/Bassa Atesina, Merano-Val Venosta, Val d’Isarco-Pusteria per l’Alto Adige.

Bressa chiude soddisfatto la trattativa: «È una buona soluzione, che permette anche la tenuta della rappresentanza italiana». Michele Nicoletti (Pd) sottolinea: «La competizione su collegi uninominali garantisce un buon rapporto tra candidato e territorio». Il senatore Giorgio Tonini twitta: «La nuova legge elettorale è molto buona per il Trentino e per l’Italia. Attenti a non sprecare un’occasione storica di cambiamento». Per Daniel Alfreider (Svp) «la minoranza linguistica è garantita e con un buon sistema». Le donne di «Se non ora quando» denunciano il silenzio sulle quote rosa e lanciano un appello ai parlamentari locali perché venga garantita «una presenza paritaria delle donne». Quote rosa al 50%.

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