Nuova aggressione nel carcere di Trento. La denuncia del Sappe
Secondo il sindacato «un detenuto, un nordafricano noto per identici comportamenti in altri penitenziari, ha aggredito improvvisamente un poliziotto, colpendolo con due pugni al volto e facendolo cadere a terra»
TRENTO. «Sembra davvero non avere fine la spirale di violenza che contraddistingue la Casa circondariale di Spini di Gardolo a Trento. Ieri si è infatti registrata l'ennesima grave aggressione ad uno dei poliziotti in servizio», riferisce il segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) Massimiliano Rosa.
«Ieri pomeriggio verso le 17.30, nel carcere di Trento, durante il servizio di telefonate, un detenuto ha aggredito improvvisamente un poliziotto, colpendolo con due pugni al volto e facendolo cadere a terra. Il detenuto, nordafricano e recidivo a identici comportamenti in altri Istituti di pena, ha dapprima dato inizio a un diverbio poi si è scagliato ferocemente contro il collega colpendolo ripetutamente al volto».
«L'Agente è stato inizialmente soccorso dal personale medico della struttura trentina – continua la nota del sindacalista – poi, a causa delle lesioni subìte, è stato trasportato con un'autolettiga all'ospedale Santa Chiara di Trento per le necessarie cure, dove è poi stato dimesso nella notte con quattordici giorni di prognosi, collare, timpano perforato e un sacco di dolori».