Nozze di fiaba al castello di Arco
Il Comune mette a disposizione il proprio maniero per i matrimoni: un nuovo mercato turistico
ARCO. George Clooney probabilmente è fuori portata, se non altro perché all’altare è già andato scegliendo Palazzo Papadopoli a Venezia per convolare a nozze. Ma il mondo è pieno di celebrità e ricconi e chissà che qualche altro “vippissimo”, fra qualche anno, non decida di venire a sposarsi nel castello di Arco, pronunciando il fatidico sì sul prato della Lizza, davanti alle mura del maniero e con il Garda sul fondo, a fare da scenografia.
Dalla prossima primavera chiunque lo vorrà potrà celebrare il proprio matrimonio in cima alla rupe che sovrasta Arco, da dove si gode una vista meravigliosa che attira migliaia di turisti ogni stagione. Basterà pagare la tariffa stabilita dall’amministrazione comunale che ha deciso di dare vita ad un progetto inedito, almeno nella nostra zona: il pacchetto “Wedding in Arco”.
L’iniziativa è stata presentata ieri a Palazzo Giuliani, nella Sala degli Affreschi, la stessa finora utilizzata per la celebrazione dei matrimoni dei residenti, a costo quasi nullo. Adesso verrà messa a disposizione anche dei turisti, quelli che arriveranno da tutta Italia e dall’estero appositamente per sposarsi. Ovviamente dovranno pagare l’utilizzo e lo stesso sarà per le altre location messe a disposizione da Comune ed Amsa: il castello (il prato della Lizza o la Sala dei Giochi) e il Casinò (sala Conti d’Arco, veranda e salone delle feste).
Il progetto è stato presentato dal vicesindaco Stefano Bresciani e dall’assessora Marialuisa Tavernini, i principali fautori assieme all’imprenditore rivano Paolo Borroi, affiancati dal sindaco Alessandro Betta, dal presidente e vicepresidente di Amsa Renato Veronesi e Federico Chincarini, dal presidente dell’Apt Marco Benedetti e dalla funzionaria dell’ufficio anagrafe Cristiana Bresciani. «Ci stiamo lavorando da oltre un anno - hanno spiegato vicesindaco e assessora - nella convinzione che il turismo da matrimonio può avere un grande futuro sul nostro territorio con importanti ricadute economiche». Per il via libera all’iniziativa, con l’approvazione del progetto e delle relative tariffe, bisognerà attendere il consiglio comunale del 21 dicembre, poi si potrà partire con i matrimoni. Per sposarsi sul castello, però, si dovrà aspettare la primavera.
Paolo Borroi ci ha messo l’idea, il Comune l’ha sposata e concretizzata sotto il profilo burocratico, Amsa ci metterà il supporto logistico. «Ma ora la palla passa agli imprenditori della zona - è stato spiegato - che dovranno mettersi in gioco e sfruttare l’opportunità». L’obiettivo è ripetere i risultati del castello di Malcesine dove ogni anno si celebrano circa 300 matrimoni. Alcuni tour operator, anche stranieri, hanno già chiesto informazioni.
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