“Nonno Ascoltami! L’ospedale in piazza”: domenica torna a Trento la domenica di prevenzione sull’udito
La manifestazione si svolgerà dalle 10 alle 18 con la collaborazione della Croce Rossa
TRENTO. Prosegue con successo la campagna “Nonno Ascoltami! – l’Ospedale in piazza” promossa da Udito Italia. Le 5 domeniche di prevenzione, partite il 26 settembre proseguono fino al 24 ottobre e proprio nell’ultima giornata la carovana di Nonno Ascoltami! farà tappa a Trento in Piazza Lodron. La presentazione a palazzo Geremia, con Chiara Maule, assessora con delega alle politiche sociali, familiari ed abitative e di Giuseppe Niccolò Frau, direttore del reparto di Otorinolaringoiatria del S. Maria del Carmine di Rovereto, che con la sua equipe accoglierà i cittadini in piazza; Domenico Spinella, per Udito Italia e Daniele Tregnagho, partner tecnico dell’evento per la tappa di Trento. A Trento la manifestazione si svolgerà - dalle 10 alle 18 - con la collaborazione della Croce Rossa.
La campagna è sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, patrocinata dal Ministero della Salute e premiata dalla Presidenza della Repubblica e si affida alla stessa consolidata formula: per l’intera giornata medici specialisti, professionisti sanitari e volontari saranno a disposizione dei cittadini per aiutarli a conoscere meglio questo importante senso, l’udito, e soprattutto a prendersene cura nel modo giusto.
I dati in Italia
Sono oltre 7 milioni le persone con disturbi uditivi (12,1% della popolazione) e si stima che entro il 2025 potrebbero diventare poco più di 8 milioni.
1 over 65 su 3 soffre di disturbi uditivi.
Il 47% non ha mai effettuato un controllo uditivo.
Il 50% dei casi potrebbe essere evitato con azioni di prevenzione primaria.
Il 98% dei portatori di protesi acustiche dichiara migliorata la propria qualità di vita. E' il dato migliore tra tutti gli utilizzatori di dispositivi medici.
7.700 euro è la spesa annua che il Ssn affronta per ogni persona ipoacusica.
Secondo le stime dell'Oms il 5% della popolazione mondiale vive con una perdita uditiva disabilitante; se non verranno prese adeguate contromisure entro il 2050 oltre un miliardo di giovani rischia danni permanenti all'udito a causa di un uso improprio dei dispositivi audio. C.L.