No Tav in piazza, nel mirino c’è anche Facchin E Fernandez punge il sindaco per la nomina

Trento. Via Belenzani blindata ieri sera per il presidio No Tav (al quale ha aderito anche Rifondazione comunista) davanti al Comune (durante il consiglio, peraltro online) contro la prevista...



Trento. Via Belenzani blindata ieri sera per il presidio No Tav (al quale ha aderito anche Rifondazione comunista) davanti al Comune (durante il consiglio, peraltro online) contro la prevista circonvallazione ferroviaria di Trento ma pure l'assessore alla transizione ecologica Ezio Facchin, già commissario per le opere di accesso al tunnel del Brennero. Assessore scelto dal sindaco Franco Ianeselli al posto di Paolo Zanella passato in Consiglio provinciale a causa delle dimissioni di Paolo Ghezzi.

Polizia di stato, locale, carabinieri e guardia di finanza hanno sigillato l'inizio e la fine della via a fronte di una quarantina di manifestanti che hanno protestato pacificamente. In un volantino distribuito ai passanti, i No Tav ricordano che «le trivellazioni di novembre al Casteller erano sondaggi geognostici, uno dei lotti progettuali del più ampio progetto Alta Velocità delle tratte di accesso sud alla galleria di base del Brennero. Ci opponiamo al quadruplicamento della ferrovia. Non accettiamo che il territorio venga sfruttato e devastato. E riteniamo offensivo che Facchin dichiari, mentre sono in corso i sondaggi propedeutici, che di Tav non si debba parlare “altrimenti la gente si confonde”».

Con una nota interviene anche Andreas Fernandez, consigliere comunale di Europa Verde. «Nulla di personale nei confronti di Facchin ma le perplessità di Europa Verde sono inevitabili alla luce del fatto che la nostra priorità rimane la conversione ecologica – afferma – Inevitabili sono le proteste dei No Tav come di Extinction Rebellion Trentino. L'assessorato di Zanella sembrava un ottimo punto di partenza ma l'effetto domino causato dalle dimissioni di Ghezzi purtroppo è stato davvero violento anche rispetto alle istanze ecologiste. I maliziosi - conclude Fernande parlano di un assessorato alla transizione ecologica trasformato in assessorato alle grandi opere». PA.PI.

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