Niente gettoni, circoscrizioni divise

Stefani: «Sì all'impegno volontario». I contrari: «Non si risparmia così»



TRENTO. Consiglieri circoscrizionali senza gettone? Diverse le reazioni tra i presidenti, ma la proposta del presidente del consiglio comunale Pegoretti raccoglie più consensi che critiche. Favorevole Armando Stefani (Argentario): «Se non siamo disposti ad occuparci volontariamente del nostro quartiere, possiamo chiudere». Ma c'è chi è stanco di sentir parlare di tagli solo nelle circoscrizioni.
Parlando di riforma dei Comuni, il presidente del consiglio Renato Pegoretti ha proposto di ridurre il numero dei consiglieri comunali e di riportare a livello di volontariato il ruolo dei consiglieri circoscrizionali, eliminando il gettone di 60 euro per le sedute di consiglio e di commissione: «Oggi ci sono tanti piccoli consigli comunali che non servono». Una proposta destinata a suscitare reazioni, tanto più a pochi giorni dal vertice tra la giunta e le circoscrizioni che dovrà occuparsi anche di tagli al bilancio.
«Non è possibile che ogni volta che c'è un problema finanziario, ci si rivalga sulle circoscrizioni come fosse l'unica spesa del Comune», sbotta il presidente di Sardagna Mirko Demozzi, che di sabato mattina è al lavoro in circoscrizione, «qui non parliamo di volontariato in un'associazione, ma di un impegno continuativo che una persona si prende con gli elettori. Non vedo nulla di male che ci sia un riconoscimento economico come contributo spese. Il gettone potrebbe essere ridotto, ma non eliminato».
Melchiore Redolfi, presidente del Centro storico-Piedicastello e coordinatore dei presidenti, apre al confronto: «Siamo pronti a discutere nel merito, ma non posso accettare che i costi della politica siano i gettoni dei consiglieri circoscrizionali. Le nostre riunioni sono sempre dopo cena e prima di mezzanotte non si va a casa, credo per esempio che nelle commissioni comunali si potrebbe lavorare qualche ora in più». Redolfi è favorevole a ridurre il numero di consiglieri a tutti i livelli, dalle circoscrizioni al Comune: «Ha ragione Pegoretti a dire che una proposta di riforma deve uscire dal consiglio comunale».
Chi appoggia senza tentennamenti Pegoretti è Armando Stefani, presidente dell'Argentario, che si è autolimitato l'indennità trattenendo solo 100 euro al mese come rimborso spese: «Se non sei disposto ad occuparti volontariamente del tuo quartiere, allora non ci siamo». E annuncia una mozione del Pd dell'Argentario, che sarà affrontata dalla consulta cittadina, per togliere i gettoni nelle commissioni circoscrizionali: «La disparità tra gli eletti ed gli esterni che non ricevono compenso è brutta, sarà un primo passo per contenere i costi», osserva Stefani. Che però aggiunge: «Vorrei sentire altrettanti buoni propositi dai consiglieri comunali. Vedere certi ordini del giorno inutili delle commissioni fa schifo, Pegoretti dica che è inammissibile».
Sul tema interviene anche il consigliere comunale Marco Patton (Upt), che all'inizio degli anni '90 guidò la commissione decentramento: «Sono favorevole a ridurre il numero di consiglieri e a testimoniare nelle circoscrizioni un impegno volontaristico. In questi anni abbiamo perso un po' di senso di appartenenza e di responsabilità verso il nostro territorio».

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