Niente ampliamento per i Canopi

La sede del Circolo anziani rimane così com’è. Il sindaco: «Non ci sono i soldi per realizzarlo»


di Fernando Valcanover


PERGINE. Il sindaco Roberto Oss Emer e la vice Daniela Casagrande sono stati protagonisti all’assemblea annuale del Circolo comunale anziani e pensionati all’auditorium delle Don Milani, presenti un centinaio di soci ed altre personalità del mondo associativo. Il loro intervento, molto atteso per la richiesta di nuovi spazi presso la sede ai Canopi e per la creazione della cittadella dell’anziano, di cui si parla da anni, ma le risposte date dal primo cittadino (figlio della presidente Carmen Osler) hanno smorzato l’entusiasmo e le aspettative.

Non ci sarà alcun ampliamento dell’edificio Canopi, tra l’altro tutelato, ma non ci sarà nemmeno l’ipotizzata nuova sala che si pensava fosse possibile aggiungere alla sede nel giardino. «Allo stato attuale non c’è in merito alcun progetto e nemmeno una somma a bilancio – ha spiegato il sindaco – poiché in questo momento di particolari ristrettezze economiche è impossibile anche pensarlo. Due interventi sono tuttavia già previsti: la sistemazione alla cucina e la copertura dei campi di bocce in giardino». Ha poi accennato al progetto, per ora nel libro dei sogni, che riguarda il trasferimento dei campi da tennis e l’allargamento del parco giochi, con una parte di spazio riservata al Circolo» . Il sindaco ha comunque elogiato l’impegno e l’attività del circolo, dei soci e il ruolo degli anziani “una generazione insostituibile».

Gli apprezzamenti e i complimenti al Circolo per l’intensa attività illustrata nella relazione dalla presidente Carmen Osler, hanno costituito il più bel riconoscimento all’impegno del direttivo e degli oltre 500 soci da parte dalle autorità, dal sindaco alla vicesindaco, da Carla Zanella di Crp Pergine al presidente della S. Spirito Marco Casagrande, ad Elia Bernardi di Auser. Positivo anche il bilancio, illustrato dalla responsabile della cassa, Clara Degasperi, che si chiude in attivo, con un piccolo tesoretto di 17.000 euro messo da una parte per particolari iniziative sociali, con il parere positivo anche dei revisori Luciano Boschet e Gianpietro Cavagna, relazioni approvate all’unanimità.













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