Negrelli, studenti a bocca aperta
Prima campanella nel nuovo edificio hi-tech, dai colori sgargianti
ROVERETO. La campanella della coloratissima e innovativa scuola media "Luigi Negrelli" ieri mattina, alle 7.55, ha suonato, puntuale. Tantissima la curiosità degli studenti, che si sono ammassati nell'immenso atrio polivalente del nuovo "bio-istituto", demolito e ricostruito. «Tutto perfetto», spiega il dirigente scolastico, Domenico Caroprese.
Dopo quattro anni e mezzo di lavori, la nuova scuola media "Negrelli" ieri mattina si è presentata con il suo arcobaleno di colori alle centinaia di studenti, affascinati subito dalla particolarità e dall'estetica della facciata esterna. L'architettura dell'edificio - progettato dall'architetto Gianluca Perottoni e dai suoi collaboratori - è moderna, ma al tempo stesso richiama il passato. Strizza l'occhio alle linee innovative del vicino Mart coniugandole con le geometrie urbane tipiche delle altre costruzioni presenti su corso Bettini. Quasi otto i milioni investiti da Provincia e Comune per la sua demolizione e ricostruzione. Un gioiello di ritrovati tecnologici: dalle lavagne regolabili in altezza, al riscaldamento a pavimento, dai pannelli fotovoltaici che forniscono acqua calda ed energia elettrica fino al sistema di aerazione («non c'è bisogno di aprire le finestre, è tutto automatizzato»). Sette milioni e mezzo la spesa. Quello che ha "colpito" ragazzi, docenti e collaboratori è l'immenso atrio, quasi una cupola, che funge anche da giardino interno nelle giornate di pioggia o in quelle invernali più fredde o per eventi. «È un edificio che darà lustro alla città - premette Domenico Caroprese, dirigente scolastico fresco di nomina - quando saranno completati i parcheggi interni, gli spazi esterni con le varie essenze, in primavera organizzeremo la festa di inaugurazione ufficiale alla città». Perché la scuola non deve essere una torre d'avorio, scevra dal contesto cittadino, ne è una sua parte vitale e fondamentale. Lo ribadisce il dirigente.
Appena suonata la campanella, ieri mattina, gli studenti si sono raggruppati sul piazzale. Ordinati per sezioni e classi, hanno preso possesso dei rispettivi banchi. Colorate anche le sedie: arancione per le classi prime, rosso per le seconde, azzurro per le terze. «Come una volta, quando sul grembiule si portava un fiocco colorato in base all'età», sorride il preside Caroprese. Particolari invece i banchi, di altezze differenti in base all'età.
Insediatosi a settembre, il nuovo dirigente ha trovato subito un'ottima intesa con i colleghi del corpo docenti. «Stamattina, al suono della campanella è andato tutto alla perfezione e per questo voglio ringraziare tutto il personale Ata che ha dovuto rinunciare alle poche ferie di Natale per allestire tutte le aule e completare il trasloco di tutte le attività didattiche e riorganizzare la segreteria», ammette con una punta di soddisfazione Caroprese.
Primo istituto scolastico roveretano ad aver introdotto la settimana corta, l'articolazione oraria su cinque giorni da trenta ore, la fase sperimentale ha incontrato l'apprezzamento delle famiglie. «L'anno prossimo raddoppieremo il servizio con due classi», spiega il dirigente scolastico. La scuola infatti è dotata di servizio mensa. «Quest'anno i pasti saranno ancora serviti da una azienda esterna, dall'anno prossimo attiveremo il servizio interno con le nostre cuoche».