Negli alloggi comunali solo chi ha già la protezione internazionale o i minori non accompagnati
TRENTO. Saranno le canoniche o altre strutture della diocesi ad ospitare in futuro i richiedenti asilo che non possono più stare negli alloggi messi a disposizione dai Comuni o dalla Provincia?Leggend...
TRENTO. Saranno le canoniche o altre strutture della diocesi ad ospitare in futuro i richiedenti asilo che non possono più stare negli alloggi messi a disposizione dai Comuni o dalla Provincia?
Leggendo il decreto sicurezza questo, in effetti, è possibile in quanto lo stesso decreto esplicitamente vieta agli enti pubblici di ospitare in futuro profughi negli appartamenti a meno che non siano minori non accompagnati o chi ha già ricevuto la protezione internazionale. Ciò, in sostanza, significa che il sistema dell’accoglienza diffusa non potrà più ospitare richiedenti asilo che dovranno pertanto essere trasferiti nei centri di accoglienza ordinari (come la struttura della Fersina a Trento, per intenderci) dove attenderanno le decisioni delle Commissioni territoriali sulle loro domande senza svolgere particolari attività o corsi. In sostanza, come spiegato nel pezzo principale, si tratta della fine del sistema di accoglienza di piccoli nuclei di migranti nei comuni del Trentino che (salvo qualche iniziale tensione) ha finora dimostrato di funzionare, garantendo una integrazione positiva degli stranieri. È evidente che l’utilizzo degli alloggi comunali andrà gradualmente a scomparire dal momento che questi potranno ospitare solo minori non accompagnati o titolari di protezione internazionale.