VERSO LE ELEZIONI

Nasce l'alleanza fra Daldoss, Ghezzi e Tonini

L'ex assessore torna al tavolo: "La gente trentina ci chiede uno sforzo di rinnovamento"



TRENTO. Carlo DaldossPaolo Ghezzi e Giorgio Tonini hanno trovato l'intesa: nasce una nuova coalizione.

Ieri sera in un conclave partito al mattino e protrattosi sino a notte, il figliol prodigo espressione dei Civici era dato in pole position per la nomina a candidato presidente.

Ad un’incollatura dall’ex assessore scelto da Ugo Rossi stava Ghezzi, il giornalista anima di Futura 2018, con l’ex senatore del Pd Tonini pronto a mettere d’accordo tutti se la coppia fosse incappata in qualche veto di troppo.

L’Alleanza di centrosinistra, probabilmente stimolata dal fatto che domani occorre depositare i simboli in Tribunale, ieri ha lavorato a fondo.

Ghezzi, cui non si può negare che nella faccenda oltre alla passione metta una dose di leggerezza, afferma: «Che Daldoss e i Civici siano tornati a bussare stamattina, in extremis, alla porta dell’Alleanza democratica e popolare per l’autonomia, è positivo». Dunque Daldoss è tornato a Canossa.

Meno lampante è quanti civici siamo rimasti a fianco dell’ex assessore di Ugo Rossi. Traduzione: l’amor patrio del solandro disposto a dire ieri mattina al tavolo «Prima dei simboli viene il Trentino» è condiviso anche dai primi cittadini di Pergine, Roberto Oss Emer, e Rovereto, Francesco Valduga?

Loro che sino a 48 ore prima avevano detto e scritto «Non siamo disponibili a correre con Upt e Pd, mettendo in un cassetto un progetto cui lavoriamo da un anno e mezzo»? A proposito, Daldoss ieri commentava, parlando della festa dell’Autonomia: «La gente trentina ci chiede uno sforzo di rinnovamento, una nuova spinta ideale e di entusiasmo nel favorire la partecipazione, che non possiamo ignorare». 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza