Nasce il Polo della meccatronica

Pronto il progetto: un padiglione di 20 mila metri quadri, pronto tra 2 anni



ROVERETO. Entro il giugno del 2013 il Polo della meccatronica di via Zeni sarà pronto per accogliere le 16 aziende del Bic che vi traslocheranno. Il progetto è stato presentato ieri alla sede roveretana di Trentino sviluppo: un nuovo padiglione con due piani fuori terra e uno interrato, 20 mila metri quadri a disposizione per un costo di 18 milioni di euro. Appalto entro l'anno, prima pietra entro la prossime estate. Poi nel cuore del Bic troveranno posto anche l'Iti Marconi e il Cfp Veronesi.

A presentare il progetto c'era anche l'assessore all'industria Alessandro Olivi, che ha sottolineato la celerità della procedura per portare Rovereto ad un elevato livello di competitività e innovazione. «L'edificio - ha spiegato l'assessore - è il primo tassello del progetto, che comprende il polo della formazione della ricerca destinato a coinvolgere nel tempo anche l'università e le fondazioni. Abbiamo spinto per ridurre i tempi al minimo, solo un anno fa è stato firmato il protocollo d'intesa per la realizzazione del nuovo padiglione».

Il Polo della meccatronica avrà una valenza provinciale e intende divenire una filera completa che faccia da volano di sviluppo per i due settori - meccanica ed elettronica - in cui il settore produttivo roveretano ha maturato nei decenni precedenti una specifica vocazione, unendo ora in sinergia le aziende alla formazione in un rapporto di dialogo e stimolo reciproco.

«Diventerà un ecosistema di eccellenza» spiegano i progettisti (un pool di tecnici interno a Trentino sviluppo, coordinato dall'ingegner Michele Ferrari e che comprende, oltre all'ingegner Michele Pellegrini, tre giovani professionisti trentini: gli ingegneri Luca Oss Emer e Vanni Pedergana e l'architetto Massimo Scartezzini), illustrando le caratteristiche architettoniche del progetto, che tiene conto dei più moderni criteri di biosostenibilità. Il modello organizzativo è ricalcato dal Cime di Londra e dal suo omologo Epfl di Losanna, in Svizzera.

Ma il significato dell'opera ha anche una forte implicazione urbanistica, come ha evidenziato l'assessore Giulia Robol: «Dopo il trasloco delle aziende nel nuovo padiglione i vecchi capannoni della Pirelli verranno abbattuti per fare posto alle nuove sedi dell'Iti Marconi e del Centro formazione professionale Veronesi. La concentrazione di scuole e aziende in via Zeni e i conseguenti flussi di studenti, insegnanti, tecnici e lavoratori, necessitano di una adeguata cornice viaria e di servizi che abbiamo perseguito lavorando di concerto con la Provincia, le aziende, le scuole, le ferrovie, Trentino trasporti. E' un'occasione ghiotta per riqualificare un'area ampia destinata a diventare centrale nel futuro di Rovereto. Il polo della formazione in particolare avrà uno sviluppo significativo».













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