istruzione

Nasce il nuovo polo delle scuole cattoliche

Alleanza antri-crisi tra Sacro Cuore, Artigianelli e Canossiane



TRENTO. Le scuole cattoliche uniscono le forze. Un’alleanza a tre - Sacro Cuore, Artigianelli, Canossiane - per dare vita ad un nuovo “polo scolastico del design”. Obiettivo: fare massa critica e aumentare l’offerta formativa per gli studenti. La notizia trapela nei giorni in cui i finanziamenti pubblici (in questo caso della Provincia) alle scuole private tornano nel mirino dopo la bufera che ha coinvolto il Sacro Cuore, dove a un’insegnante dopo cinque anni non è stato rinnovato il contratto a termine perché sospettata - è l’accusa della docente - di essere lesbica.


Il progetto è ambizioso: non si tratta di una fusione, ma di un accordo di partnership per un nuovo polo scolastico, che metta in rete le attuali offerte dei tre istituti e che potrebbe chiamarsi “polo tecnico del design”. L’intesa tra le tre scuole è già pronta, frutto di un percorso che parte da due collaborazioni già in essere da anni: da un lato quella tra il Centromoda Canossa e gli Artigianelli, due centri di formazione professionale che si occupano il primo di moda e il secondo di grafica, e dall’altro l’accordo di partenariato tra Artigianelli e Sacro Cuore (che tra i suoi tre percorsi ha, insieme al liceo delle scienze umane e all’Istituto tecnico economico per il turismo, anche l’Istituto tecnico di grafica e comunicazione).


Gli istituti interessati danno il progetto per fatto, la stessa madre superiora del Sacro Cuore, Eugenia Libratore, ne ha parlato incidentalmente durante l’incontro dei giorni scorsi con i rappresentanti dell’Arcigay, definendolo «un'apertura importante che ci porterà delle novità, sul piano numerico un potenziamento sia degli insegnanti, sia degli allievi, sia delle ore».


«La settimana prossima avremo un incontro in Provincia per formalizzare», spiega il direttore del Centro Moda Canossa Alberto Garniga. Ma proprio cosa fatta non dev’essere se il presidente della Provincia, che è assessore all’istruzione, a domanda precisa risponde: «Non ne so nulla». E una frenata sul megaprogetto potrebbe non essere casuale nel pieno della bufera che ha investito il Sacro Cuore. Non è un mistero che l’istituto paritario sia alle prese con i conti da far quadrare: ha già aumentato le rette, ha ridotto lo sconto per chi iscrive il secondo figlio, e - notizia degli ultimi giorni dopo il caso della prof sospettata di essere omosessuale - non ha confermato una trentina di docenti precari.


Ma il direttore del Centromoda Canossa sottolinea la valenza formativa del progetto: «Integrare i tre percorsi, pur mantenendo un’autonomia gestionale degli istituti, permetterà di migliorare l’offerta, favorire le passerelle tra una scuola e l’altra, consentirà ai nostri studenti di arrivare alla maturità, e complessivamente di aumentare la massa critica, investendo anche su percorsi post-diploma e sulla Garanzia Giovani». «Grafica, moda e comunicazione multimediale sono professioni del futuro. Il nostro obiettivo è sfornare artigiani digitali».
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