Nago, il Comune «boicotta» le Poste

Ieri l’ultimo giorno di apertura dello sportello. E il sindaco Civettini decide di affidarsi ai corrieri per la corrispondenza


di Aldo Cadili


NAGO. Poste Italiane chiude lo sportello di Nago (ieri era l’ultimo giorno) e per protesta il sindaco Luca Civettini interrompe ogni rapporto commerciale e la spedizione della corrispondenza e di altri servizi connessi dell’amministrazione comunale la affiderà ai corrieri privati. Si tratta di una mole di lavoro non trascurabile che oltre ai numerosi “pieghi” giornalieri dei vari uffici municipali comprende picchi di materiale cartaceo come il periodico notiziario del Comune inviato a tutte le famiglie residenti e le frequenti comunicazioni tributarie, anagrafiche e di vario genere destinate ai censiti.

L’alternativa decisa dal primo cittadino è ritenuta in municipio economicamente vantaggiosa e per avallare le loro argomentazioni additano quanto essa sia sempre più attuata nel mondo imprenditoriale. Trattandosi di un ente pubblico la giunta indirà a breve una gara d’appalto ed affiderà l’incarico alla ditta di trasporto tramite corrieri che offrirà maggiori garanzie del servizio a costi più contenuti. Non è la sola iniziativa del sindaco Civettini. Per protesta aveva lanciato la provocazione ai concittadini di ritirare da Poste Italiane i loro risparmi ed i loro titoli finanziari e depositarli in altri istituti di credito. La sortita aveva incontrato unanimi consensi a Nago ed a Torbole e sicuramente avrà lo stesso effetto l’odierna decisione della “svolta privatistica” della corrispondenza municipale con l’appoggio delle varie forze politiche locali, in particolare la lista “Partecipiamo per Nago-Torbole che in passato ha presentato in consiglio comunale alcuni documenti contro la soppressione dell’ufficio postale.

L’ intervento del sindaco Luca Civettini non era riuscito ad evitare il “de profundis” dello sportello di Nago. Era caduta nel vuoto anche l’alternativa di prorogare per qualche tempo l’abbassamento definitivo delle serrande nel tentativo di individuare una soluzione onde evitare di privare agli oltre mille abitanti del paese (nel lungo periodo turistico s’aggiungono varie migliaia di ospiti) di un servizio essenziale che ora è causa di enormi disagi per la necessità di recarsi a Torbole anche per incombenze di poco conto.

«La settimana scorsa ho avuto un colloquio telefonico con il nuovo direttore provinciale delle Poste – ha precisato il primo cittadino – l’interlocutore mi ha comunicato che da soli quindici giorni ricopre l’incarico ed al suo arrivo s’è trovato il provvedimento esecutivo di chiusura delle dipendenze di Nago e Cadine e pur rammaricandosi non era nelle sue competenze interromperne l’iter. A parte l’aspetto formale molto corretto del direttore ho avuto l’ennesima conferma che a Poste Italiane interessi solamente di far quadrare i propri bilanci tralasciando le esigenze della gente. La dice lunga che la soppressione dello sportello di Nago l’abbia appreso dai giornali perché Poste Italiane non ha avuto nemmeno la cortesia per la carica pubblica che ricopro di avvisarmi preventivamente».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano