Muore soffocato da uno spicchio di arancia
Sigfrido Wellenzohn era ospite a «Villa Maria» a Lenzima. Domani il funerale
ROVERETO. Soffocato da uno spicchio di arancia. Protagonista del triste epilogo un ospite della cooperativa sociale "Villa Maria" di Lenzima. Sigfrido Wellenzohn, 59 anni, era accudito da anni dagli operatori e dai volontari della struttura roveretana. La disgrazia è avvenuta qualche giorno fa, durante l'ora di pranzo. Nonostante i tempestivi soccorsi degli operatori e dei sanitari di "Trentino emergenza 118" per l'uomo non c'è stato nulla da fare. Lascia nel più profondo dolore la madre Gertrude, la sorella Astrid e la nipote Astrid. Il suo funerale sarà celebrato domani pomeriggio, alle 16, nella chiesa parrocchiale di Lizzanella.
Profonda costernazione fra gli operatori e i volontari della cooperativa sociale, ora molto vicini all'anziana madre, «molto colpita e molto provata» dall'improvvisa scomparsa del figlio. Come tutte le persone che vengono assistite all'interno delle strutture della cooperativa sociale "Villa Maria", anche quella di Sigfrido Wellenzohn era molto particolare e delicata. «Tutti i nostri utenti sono persone molto fragili e a rischio, con patologie molto serie e molto gravi, con difficoltà personali molto elevate - spiega il presidente della cooperativa, Luca Degasperi - non entro nel merito di questa vicenda, ma posso dire che la morte di un utente è sempre una situazione possibile, come può accadere per i pazienti anziani delle case di riposo. La madre è molto provata e molto colpita da quanto accaduto. È una situazione di estrema delicatezza. Stiamo cercando di esserle molto vicini, che è la cosa più importante».
A quanto si apprende, l'uomo stava mangiando un frutto. Nell'atto della deglutizione, è stato soffocato da una fetta di arancia. Intervento professionale e tempestivo degli operatori e dei sanitari, ma purtroppo per l'uomo ogni tentativo di rianimazione è risultato vano.