Muore cinque giorni dopo la caduta
Tiziano Pisetta, 41 anni, non ce l’ha fatta. L’imprenditore del porfido di Albiano lascia la moglie e la figlioletta
ALBIANO. Era un ragazzo forte, che sembrava non avere paura di nulla, ma dopo cinque giorni di agonia ha dovuto arrendersi. Tiziano Pisetta, 41 anni, imprenditore del porfido di Albiano, è spirato ieri mattina all’ospedale di Trento. Troppo gravi le condizioni in cui versava dopo l’infortunio di cui era rimasto vittima venerdì scorso all’interno del capannone della sua ditta, la Laite Porfidi di Albiano. Pisetta era caduto dalla scala sulla quale era salito per sistemare delle lamiere su un ripiano: un volo di tre metri che gli aveva procurato traumi interni che avevano costretto i chirurghi ad un delicatissimo intervento di urgenza. Ma le cure dei medici non sono bastate e ieri mattina il cuore del giovane imprenditore ha cessato di battere.
Un cuore grande, che Pisetta aveva dimostrato di avere nella lunga attività di volontariato nella Stella Bianca di Albiano, ma anche nell’amore che dimostrava alla moglie Eleonora e alla figlioletta di 4 anni. Era benvoluto anche dai colleghi, Tiziano: «Andavo sempre a fare colazione con lui», racconta Fulvio Micheli, titolare di un lotto vicino. «Sono caduto dal tetto l’anno scorso e lui mi diceva sempre che ero stato miracolato a cavarmela. In questi giorni gli avevo augurato di avere la stessa fortuna, fino all’ultimo, ma non l’ha avuta...». Il destino aveva deciso diversamente e appare ancora più crudele la circostanza che l’uomo avesse deciso di dire addio per sempre alla cava dove ha trovato la morte. «Io con il porfido ho finito, mi diceva. Vado a lavorare con mio suocero all’Albiangomme». Un progetto che è rimasto tale. «Era attaccato alla sua famiglia e orgoglioso del papà e dei consigli che gli aveva dato prima di andarsene», continua Micheli. «Ora l’ha raggiunto. Me l’ha combinata grossa...».
La notizia ha sconvolto la giornata di festa di ieri, ad Albiano, dove sono molti gli amici e conoscenti della famiglia Pisetta. Tutti chiedevano notizie su Tiziano, nella speranza che superasse il momento critico e le sue condizioni dessero segni di miglioramento. Invece è arrivata la doccia fredda. Già ieri gli amici più stretti hanno raggiunto il Santa Chiara per portare le proprie condoglianze alla moglie e agli altri parenti dello sfortunato imprenditore. Grande il cordoglio anche tra i volontari della Stella Bianca: proprio loro erano stati i primi ad intervenire dopo l’allarme dato da un operaio del Comune (Pisetta aveva dato in affitto all’amministrazione parte del capannone). Avevano compiuto le manovre di rianimazione in attesa dell’elicottero di Trentino Emergenza, che aveva trasportato Tiziano a Trento. Con nel cuore la speranza di poterlo rivedere al loro fianco.
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