Muore a 45 anni per una meningite
Fabio Carli, originario di Mezzocorona, viveva a Piedicastello con la moglie e i loro due bambini
TRENTO. Ha lottato per quasi quattro giorni, Fabio Carli, contro la meningite batterica che lo ha colpito sabato scorso. Non ce l’ha fatta, nonostante i suoi 45 anni e il fisico di uno sportivo, ad avere la meglio sull’infezione da pneumococco, una malattia infettiva che provoca un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. È il primo caso di questa forma di meningite segnalato da inizio anno all’Azienda sanitaria.
Carli, originario di Mezzocorona, abitava da qualche anno a Piedicastello, in via Papiria, insieme alla sua famiglia, la moglie Orietta Sommadossi e i loro due bambini, il grande alle elementari, il piccolo all’asilo. Una famiglia che si era inserita in pieno nella vita del quartiere, che partecipava con entusiasmo, sempre pronta a dare una mano che si trattasse di allestire il presepio, di organizzare il carnevale o Piedicastello in fiore. Fabio, di professione antennista, amava lo sport, la montagna, ed era un grande appassionato di fotografia. Tutti lo ricordano come una persona discreta, disponibile, affidabile: uno che non si metteva in mostra ma che c’era sempre quando serviva un aiuto.
Sabato è stata la moglie Orietta ad avvisare con un sms gli amici del comitato a cui doveva consegnare i volantini per Piedicastello in fiore: «Non posso venire, ho avuto un problema e devo portare Fabio all’ospedale». Tutti hanno capito subito che si trattava di una cosa seria. La situazione clinica dell’uomo è precipitata in poche ore, dai sintomi iniziali di un’influenza con febbre, mal di testa e dolore al collo. Gli esami hanno confermato il primo sospetto dei medici: meningite batterica. Fabio Carli è stato ricoverato nel reparto di rianimazione, dove è stato sottoposto alla terapia antibiotica. Che però non è bastata a salvarlo. La situazione è apparsa irreversibile e ieri pomeriggio è stata ancora la moglie Orietta ad avvisare gli amici che per Fabio non c’era più niente da fare. Pregate per lui e grazie a tutti del vostro sostegno, ha scritto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA