Multato per i "ricordini" delle pecore

Gli animali avevano invaso una pista da sci, “concimandola” con i loro bisogni



TRENTO. Le pecore che sconfinano e arrivano sulla pista di sci causando danni al Comune e le capre e i problemi con la recinzione che delimita il loro «raggio d’azione». Si è parlato tanto di animali ieri mattina nelle udienze davanti al giudice Ancona. E se in un caso si è deciso per l’archiviazione, per l’altro c’è stata una multa da 100 euro per il pastore. E la colpa di quest’ultimo sarebbe stata quella di non impedire alle sue pecore di oltrepassare la sua proprietà e quindi di sconfinare sulle piste da sci. Ossia la violazione dell’articolo 636 del codice penale che punisce l’introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui e il pascolo abusivo. La pista in questione è abbastanza ripida dove gli animali avrebbero fatto anche i loro bisogni e da qui sarebbe derivato il danno per il Comune. Un danno legato al momento dello sfalcio. Alla fine la faccenda si è conclusa con un patteggiamento e il pastore dovrà quindi mettere mano al portafoglio e pagare 100 euro di multa. È finita con un’archiviazione, invece, la vicenda che ha come ignare protagoniste delle capre. Queste stazionavano in una zona impervia e per evitare che lasciassero il luogo a loro dedicato sconfinando in terreno altrui, il proprietario aveva predisposto una recinzione. Ma i paletti erano stati messi dieci metri oltre il confine perché il confine era in corrispondenza di un dirupo. In questo modo c’era stata di fatto un’invasione della proprietà altrui. Su questo caso il giudice ha deciso per un’archiviazione del contenzioso.













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