"Motori elettrici per navigare sul Garda trentino"
Il consigliere Giovanazzi ci riprova: discusso il disegno di legge in Terza Commissione
ALTO GARDA. Ieri la terza commissione provinciale permanente, presieduta da Mario Tonina, si è riunita per esaminare il disegno di legge di Nerio Giovanazzi che propone di autorizzare nel Garda trentino la navigazione di imbarcazioni minime a motore, alimentate da una batteria non superiore a 6 Kw prodotti da pannelli solari.
Il testo risale alla XIV legislatura ma non riuscì a completare l’iter, anche perché associato a un testo di Mauro Ottobre verso cui furono sollevate resistenze e obiezioni. Giovanazzi è tornato all’attacco, chiarendo che le imbarcazioni in questione sarebbero poco più che pedalò, con inquinamento zero e un potenziale indotto turistico. Tonina ha però ricordato che le passate audizioni sortirono molti pareri contrari, in particolare delle associazioni velistiche.
L’assessore Mauro Gilmozzi quindi ieri ha chiesto tempo per capire quante imbarcazioni verrebbero riversate sul Benaco, sostenendo che il divieto di navigazione a motore si giustifica anche per impedire un eccessivo traffico di natanti.
Un dato, questo, confutato da Silvano Grisenti, secondo cui il divieto nacque esclusivamente per ragioni ambientali: «Se oggi invece risultano problemi di sovraffollamento – ha detto il consigliere – allora non si deve respingere il testo di Giovanazzi, ma prendere in mano l’intera regolamentazione».
Anche Claudio Civettini s’è espresso pro Giovanazzi, aggiungendo che si possono prevedere percorsi segnati di accesso delle imbarcazioni ai porti. L’esame del disegno di legge riprenderà in settembre: «Credo che in ogni caso – ha concluso Gilmozzi – sia necessario prevedere non una libera navigazione col motore elettrico, ma la possibilità di deroghe misurate». (m.cass.)