Morta Margherita Hack, la signora delle stelle

La scienziata aveva 91 anni: aveva un lungo e intenso rapporto con il Trentino



TRIESTE. Aveva da poco compiuto 91 anni, il 12 giugno, la scienziata Margherita Hack è morta nell’ospedale di Cattinara, a Trieste la notte scorsa. È stata una delle astrofisiche italiane più importanti del ventesimo secolo. Fiorentina doc, si era trasferita a Trieste negli anni Sessanta. Padre protestante e madre cattolica, è stata professoressa ordinaria di astronomia all’Università di Trieste dal 1964 al 1 novembre 1992 anno nel quale fu collocata fuori ruolo per anzianità e la sua Cattedra fu messa a concorso. Nel 1944 ha sposato Aldo De Rosa. La Hack non è famosa solo nel mondo scientifico, ma anche per il suo impegno nel campo sociale e politico.

Per due volte candidata di sinistra alle elezioni regionali, nel 2005 in Lombardia e nel 2010 nel Lazio, si era poi candidata alle ultime politiche con Nichi Vendola. Margherita Hack è stata la prima donna in Italia a dirigere un osservatorio astronomico e ha contribuito allo studio delle stelle, pubblicando numerosi lavori originali su riviste internazionali e libri sia divulgativi che universitari. Ha ricevuto riconoscimenti importanti sia nel mondo della scienza che in quello dei diritti civili. Si è battuta per la tutela degli animali ed è stata vegetariana convinta sin da bambina. Come segno di riconoscimento le è stato anche intestato l’asteroide 8558 Hack. Si è sempre fatta riconoscere per le sue capacità intellettuali e per la sua capacità di far sorridere.

Margherita Hack era ospite abituale in Trentino, provincia con cui aveva un forte legame: numerosi gli incontri, spesso con gli studenti delle scuole superiori che rimanevano estasiati ad ascoltare la storia della scienza raccontata con amore come sapeva fare lei.













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