Mori: il Centro minori apre a luglio, ma a metà

A Casa Dalrì subito il centro diurno, in ritardo centro assistenza e appartamenti Paola Dorigotti: «Attendiamo che la Provincia si esprima sul nodo della gestione»


di Michele Stinghen


MORI. Entro luglio aprirà il nuovo centro minori della Comunità di Valle a Mori. Un'apertura a metà, perché per ora vi troverà posto il centro diurno comprensoriale per minori dell'Appm, attualmente alla materna di Tierno. Il progetto prevede però anche un centro di assistenza, con appartamenti, per giovani in situazione di disagio, e per il via libera a questo servizio si attende che la Provincia stabilisca i criteri di assegnazione del servizio. Il centro per minori si trova a Casa Dalrì, tra via Filzi e via Capitania, ed è sorto grazie alla testamento di Bruna Dalrì. La quale, co-fondatrice dell'associazione Villa Argìa, nel testamento destinò la casa alla gioventù, e per questo la Onlus chiese l'aiuto dell'allora Comprensorio, mantenendo però la proprietà dell'immobile. Ora i lavori sono quasi finiti, mancano solo da definire gli arredi. La questione che però è più a cuore alla Comunità è il nodo della gestione. In Trentino si tratterà del primo centro che comprende in un'unica sede un centro diurno, un centro aperto ed anche alloggi protetti per giovani in difficoltà. Ecco perché gli uffici provinciali devono prima stabilire con chiarezza i criteri di assegnazione e gestione del servizio; in questo ambito inoltre c'è un incrocio di competenze, che in parte fanno capo alla Comunità di Valle ed in parte invece direttamente alla Provincia. «Fino a che la Provincia non si esprimerà - spiega l'assessore della Comunità alle politiche sociali, Paola Dorigotti - dovremo limitarci a trasferire il centro diurno, ora all'asilo di Tierno. Più volte abbiamo sollecitato gli uffici ed il nostro auspicio, ora che l'apertura è imminente, è che si esprimano al più presto». Dal punto di vista normativo è però una questione complessa, ed entrambi gli enti (Provincia e Comunità di Valle) vorrebbero arrivare ad una gestione unica. «É la nostra richiesta, condivisa dalla stessa Provincia, utile sia per motivi economici che per ragioni di più facile rapporto con un unico interlocutore. Inoltre la Provincia deve dirci se si può fare un affidamento diretto o bisogna aprire un bando di gara». Una volta sciolto il nodo, il Centro dovrebbe diventare un punto di riferimento, e non solo per la gioventù moriana. «Sarà una risorsa per tutta la Vallagarina, un luogo di ritrovo dove i ragazzi più piccoli potranno essere seguiti da educatori, e un centro di ritrovo per quelli più grandi. Dovremo discutere degli orari, per aprire a più giovani possibile». Casa Dalrì è su tre piani: al piano terra arriverà il centro diurno; sopra ci saranno appartamenti per i minori in situazione di disagio psico-sociale. Di proprietà dell'associazione Villa Argia, resterà in uso alla Comunità di Valle per 28 anni.

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