Monte Zaccon, la bonifica della cava diventa realtà
Firmato ieri in Provincia l’Accordo di programma che fissa i tempi per i lavori Il sindaco di Roncegno Montibeller: «E’ un punto di partenza importante»
RONCEGNO TERME. Sottoscritto ieri a Trento, nel corso della tradizionale conferenza del venerdì della giunta provinciale, da parte del presidente della Provincia Alberto Pacher e del sindaco di Roncegno Terme Mirko Montibeller, l'Accordo di programma per il coordinamento degli interventi di messa in sicurezza dell'ex cava di Monte Zaccon, che fissa i tempi e le modalità di intervento. «Un accordo che rappresenta un punto di partenza molto importante per il recupero della ex cava», ha detto il sindaco Montibeller, pur nella consapevolezza che i tempi per giungere al completamento dell’intervento non saranno sicuramente brevi.
Nel dicembre 2008 l'area di ripristino è stata messa sotto sequestro dall'autorità giudiziaria. Alla società che gestiva l'attività veniva contestato il reato di traffico illecito di rifiuti. I materiali trasportati all'interno dell'ex cava dall'inizio delle attività di ripristino ammontano complessivamente a 845.000 tonnellate (dal 2001 al 2008), fra il 2007 e il 2008 sono stati trasportati nel sito circa 200.000 metri cubi di materiali (circa 108.000 tonnellate nel 2007 e 311.000 nel 2008). Gli spessori massimi di riporto, nello stesso periodo, si attestano intorno ai valori di 17/18 metri.
Secondo l’accordo sottoscritto ieri, a provvedere al Piano di caratterizzazione dell'area e all'analisi di rischio dell'area sarà il Comune, che si avvarrà dei risultati delle indagini eseguite sia all'interno del relativo procedimento penale che nell'ambito di attività del Gruppo di lavoro interdisciplinare. Dopo l'approvazione dei documenti, si procederà con il progetto di bonifica o di messa in sicurezza del sito. La vigilanza dei lavori sarà effettuata congiuntamente dal Comune e dall'Appa.
Nel documento sottoscritto viene coinvolto anche la Se.Co.Val. Srl, azienda adiacente alla ex cava Monte Zaccon, che fornirà gratuitamente i limi a bassa permeabilità necessari per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza, con un notevole contenimento dei costi dell’intervento (circa 500.000 euro di risparmio).
L’Accordo è già stato condiviso dal privato e dal Comune di Roncegno Terme, che l’ha approvato con delibera di giunta lo scorso mese di aprile. Entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell'accordo deve quindi essere elaborata l'analisi del rischio, dopodiché occorre l'approvazione della giunta provinciale che deve esprimersi entro 60 giorni. Nei successivi 4 mesi sarà redatto il progetto di bonifica e messa in sicurezza che la giunta approverà entro il termine di 90 giorni. Poi il via effettivo ai lavori di bonifica. Lavori che verranno a costare 900 mila euro e che prevedono il supporto finanziario della Provincia per l’esecuzione.
Successivamente il Comune provvederà al recupero delle somme spese dai responsabili dell'inquinamento della ex cava, e condannati dal giudice di secondo grado (Simone Gosetti amministratore della Ripristini Valsugana) per restituirle alla Provincia.