Moltrer: «Tavolo con gli ex consiglieri E pensione a 66 anni»
Il presidente del consiglio regionale presenterà lunedì la sua bozza di disegno di legge: tetto al cumulo dei vitalizi
TRENTO. Tornato da qualche giorno di pausa all’estero (i rumors lo davano a caccia in Russia), il presidente del consiglio regionale Diego Moltrer sceglie una linea prudente sul caso vitalizi. Niente strappi dopo le parole di fuoco del neopresidente dell’associazione degli ex consiglieri Franz Pahl, e il suo “Non accetteremo altri tagli”. «Incontrerò gli ex consiglieri nei prossimi giorni e farò di tutto per convincerli - annuncia Moltrer - il testo non è blindato». Ma nessun freno a mano tirato sulla riforma della legge del 2012: lunedì porterà in ufficio di presidenza una prima bozza di disegno di legge. E sull’età pensionabile dei consiglieri mette un punto: «Io sono favorevole ai 66 anni».
Presidente Moltrer, la reazione degli ex consiglieri è stata durissima. Dicono che i sacrifici li hanno già fatti. Cosa risponde?
Sono rientrato questa notte dall’estero, li sentirò tra oggi e domani e fisserò un incontro con loro a breve, già la prossima settimana.
Si aspettava questa reazione?
Io penso che bisogna spiegare loro come interveniamo. Loro difendono i loro diritti, ma io dirò loro come intendiamo procedere.
Pensa che riuscirà a convincerli? Sarà impresa ardua...
Farò di tutto per convincerli, ma qualche ricorso sarà inevitabile, questo è sicuro. Ma io cercherò di spiegare come interveniamo. L’avevo già fatto 15 giorni fa, quando li avevo incontrati e avevo anticipato brevemente i contenuti della revisione della riforma del 2012. Oggi abbiamo qualcosa di concreto in più, dopo gli ultimi pareri dei consulenti e dopo la riunione dei capigruppo. Sentirò cosa mi dicono.
Pensa che con gli ex consiglieri si debba impostare una trattativa?
Io andrò a spiegare, quello che presentiamo non è blindato. Ascolterò le loro idee e ci confronteremo, questo senz’altro.
Lunedì porterà in ufficio di presidenza una bozza di disegno di legge?
Probabilmente sì.
Un altro nodo da sciogliere riguarda l’età per la pensione. Rossi ha ribadito i 66 anni, per equiparare i consiglieri agli altri lavoratori, ma c’è chi vorrebbe una progressività in base al numero di legislature, come per i parlamentari.
Mi sembra che su questo punto le posizioni dei due presidenti (Rossi e Kompatscher, ndr) siano molto rigide. Lunedì ne parlerò in ufficio di presidenza. Personalmente sono d’accordo sui 66 anni, ma dovremo parlarne. In Ufficio di presidenza c’erano proposte diverse.
Dello Sbarba dei Verdi propone che per il calcolo dei tagli, che nella vostra proposta penalizza gli ex consiglieri più giovani, vengano considerati anche i contributi versati.
Questo avviene perché in passato c’erano regole diverse. I consiglieri più giovani sono quelli che hanno i tagli maggiori, è vero, ma hanno anche quelli che hanno ricevuto le somme attualizzate più alte in base alla loro aspettativa di vita più lunga. La curva dei tassi è stata fatta apposta per mantenere il parametro della speranza di vita: i più giovani sono più penalizzati, ma resta sempre loro il diritto al vitalizio quando avranno maturato l’età pensionabile.
Cumulo dei vitalizi. Nel disegno di legge ci sarà un limite come proposto nel testo della giunta?
Un limite o un tetto massimo, credo che la normativa nazionale vada in questa seconda direzione. Approfondiremo e vedremo qual è il meccanismo migliore.
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