POLITICA

Ministri trentini, c’è Gios nel mirino di Di Maio e Fraccaro 

Il prof di economia e presidente della Rurale di Rovereto è tra le ipotesi del M5S in un eventuale governo Cinquestelle


di Paolo Mantovan


Il rapporto - di stima - tra Riccardo Fraccaro, deputato Cinquestelle, e il professore Geremia Gios è di lunga data. Gios giudica Fraccaro una persona davvero rispettabile e per bene e Fraccaro valuta il professore “un grande pensatore dei nostri tempi”. Da questa corrispondenza d’amorosi sensi nasce un’idea. Che è piaciuta molto a Luigi Di Maio, come confermano anche a Roma.

Geremia Gios, come i trentini ben sanno, è un professore di economia agraria (classe 1949) che è sulla cresta dell’onda, fra posizioni di potere e di contropotere, da quasi trent’anni. È stato direttore del dipartimento di Economia dal 1997 al 2002 e ora, a distanza di 15 anni, è tornato ad essere direttore del dipartimento di Economia (cioè la stessa carica, anzi di più visto che il dipartimento riunisce sia la ricerca che la didattica).

È stato presidente dell’Istituto Agrario di San Michele dal 1992 al 1998. È stato sindaco di Vallarsa, di cui ora è “soltanto” assessore non potendo (dopo tre consigliature) essere nuovamente sindaco per “eccesso” di mandati (ma capirete che tipo di assessore...).

E poi Geremia Gios è il presidente della Cassa Rurale di Rovereto. ma quando parliamo di “contropotere” ci riferiamo al fatto che Gios spesso ha interpretato il ruolo del rappresentante - se non proprio dell’anti-sistema - di chi si sente un po’ fuori dal coro, di chi cerca di giocare la partita dell’alternativa. Così, proprio con la Cassa Rurale di Rovereto, Gios ha trionfato cavalcando la reazione all’assetto precedente in cui taluni soci vedevano un “sistema” da accantonare, così come poco prima Gios si era presentato come outsider alle elezioni del “dopo Schelfi” per la presidenza della Federazione delle Cooperative che poi incoronarono Giorgio Fracalossi, così come Gios, ancor prima, aveva sostenuto la fronda dentro il Consorzio dei Comuni rispetto alla linea di Dellai, giocando la partita dei piccoli Comuni.

E così, questa sua immagine di outsider che però la sa lunga, uomo fuori dai giochi e insieme profondo conoscitore dei giochi, lo dipinge e lo annuncia non appena viene a contatto con nuovi ambienti. Ecco perché sia aree autonomiste contrarie al nuovo Patt come gruppi di sindaci civici (non solo quelli di Valduga) hanno intravisto in lui un potenziale candidato presidente alternativo a chi guiderà la coalizione di governo alle provinciali d’autunno nel 2018. Il professore, sornione, ha lasciato che le cose si muovessero: per capire se c’era davvero una partita da giocare o no.

Intanto, però, il rapporto con Fraccaro si era consolidato. E non si fermava alle grandi dichiarazioni dello stesso deputato sul suo canale YouTube, dove ha inserito una video-intervista al professor Gios sulla Costituzione ai tempi del referendum allegandovi un testo che qui vi riportiamo: «La Deforma di Renzi ha un obiettivo dichiarato: l'accentramento del potere. Ma accentrare è positivo o negativo in democrazia? Lo abbiamo chiesto a Geremia Gios, economista lucido e fuori dagli schemi che vorrei farvi conoscere. Non è un uomo del M5S, ma è una persona onesta e intellettualmente libera, un attento osservatore e un grande pensatore dei nostri tempi. Ascoltatelo con attenzione, la sua è una esposizione chiara e incisiva, come si addice a un vero uomo di montagna».

Fin qui, dunque, le sviolinate di Fraccaro. Ma il deputato non si è fermato. Profondamente convinto che Gios possa essere una risorsa, Fraccaro ha creato un canale anche con Luigi Di Maio: e nella stretta cerchia del candidato premier dei Cinquestelle, come è noto, Fraccaro ha un ruolo di rilievo. Così il professor Gios si è già incontrato più di un anno fa con Di Maio, a Roma, ai tempi in cui venivano discusse riforme nazionali di rilievo. Ma il contatto più rilevante fra il professore e i vertici dei Cinquestelle ci fu quando venne prospettata l’ipotesi di offrire a Gios l’assessorato al bilancio del Comune di Roma. Fu solo un’ipotesi, perché il professore - a quanto si è appreso - fece sapere (senza che nessuno entrasse nel merito) che non si sentiva in gioco in ogni caso perché avrebbe avuto problemi di carattere familiare. «Per andare da Vallarsa a Roma ci vogliono cinque ore: mezz’ora in auto e quattro ore e mezzo in treno. Altre cinque per tornare. E io devo tornare a casa ogni giorno».

Ma, nonostante tutto, il nome di Gios non è mai tramontato nelle ipotesi dei vertici dei Cinquestelle. E recentemente sarebbe tornato prepotentemente in gioco nell’ipotesi di un governo Di Maio. Un’ipotesi da ministro, così si sussurra a Roma: selezioni superate (nonostante nessuno possa dire di saper nulla sulle selezioni del M5S). E d’altra parte il leader Cinquestelle lo ha ammesso proprio l’altro ieri a Maso Franch che sta cercando nomi di prestigio e di assoluta indipendenza perché il Trentino sia rappresentato in un suo eventuale governo.













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