Mille ettari di meleto colpiti dalla grandine
È successo tra domenica e ieri nel Mezzalone, a Castelfondo, Dovena, Priò e Vervò, zone in cui stava per iniziare la raccolta. Danni ancora da stimare
VAL DI NON. Una intensa grandinata nella notte tra domenica e lunedì ha colpito varie zone frutticole della parte alta della Valle di Non interessando complessivamente un migliaio di ettari di mele ormai pronte per la raccolta.
È ancora troppo presto per la stima dei danni, che saranno quantificati a partire da oggi, come afferma il presidente del Codipra Giorgio Gaiardelli che nella giornata di ieri ha fatto una primissima ricognizione delle campagne colpite. La grandine ha interessato in modo piuttosto pesante le zone di Cis e Preghena nel cosiddetto Mezzalone, poi Castelfondo e Dovena nella parte alta della valle e quindi ha investito i riordini fondiari di Priò e Vervò, zone tra le più colpite nel comune di Predaia. Qualche chicco di ghiaccio è caduto pure nella zona di Tres e sporadicamente pure nella parte bassa di Coredo verso castel Bragher.
«Il fenomeno è stato piuttosto intenso come purtroppo la realtà di questi ultimi anni ci sta insegnando e anche per certi versi anomalo per il periodo (ottobre). Ma fortunatamente, grazie alla polizza multi - rischio che è stata sottoscritta da gran parte dei frutticoltori della valle per la difesa dal gelo primaverile, si potranno attivare gli indennizzi» - afferma Gaiardelli. E conferma per oggi l'arrivo in valle dei periti delle varie compagnie assicuratrici costrette a “richiamare” per le stime dei danni squadre che per quest'anno erano già state messe in libertà.
Il danno in ogni caso è pesante anche perché molte reti antigrandine erano già state riavvolte in previsione della raccolta che nelle zone colpite si è avviata proprio in questi giorni. «La polizza multi-rischio che abbiamo studiato e che è stata proposta ai frutticoltori prevede la copertura del danno nei dieci giorni prima della raccolta e nei dieci giorni post fioritura proprio perché sono due fasi di campagna in cui la difesa con le reti non è appunto attiva» - precisa Giorgio Gaiardelli. «Per questo siamo abbastanza tranquilli sugli indennizzi» - sottolinea il presidente del Codipra. Rimane la delusione per le decine di coltivatori che si preparavano ad immagazzinare tonnellate di ottime mele al termine di una campagna di lavoro. Appunto un prodotto di buona qualità che mancherà a Melinda.
«È presto per delinear il danno anche se la zona colpita è ampia, oggi avremo un quadro più chiaro perché le “botte” sulle mele si vedono solo dopo alcune ore dall'evento: se sono rotte vanno all'industria altrimenti qualcosa si recupera» - commenta il presidente di Melinda Michele Odorizzi dopo un giro di telefonate con i presidenti delle cooperative toccati dalla grandinata.
A questo punto il problema si preannuncia più di sostanza commerciale per il Consorzio che di danno diretto ai soci produttori che – ricorda Odorizzi – fortunatamente al 95% sono coperti dalla polizza multi-rischio. Diverso il caso di Melinda che deve fare in conti con una quantità di mele pregiate di mezza montagna che mancheranno dalla filiera del Consorzio. (g.e.)