«Mi hanno convinto i rendimenti»

Il racconto dell’investitore che ha perso 528 mila euro affidati alla North Wind



TRENTO. «Sono stato un idiota, uno stupido. Se mio padre lo sapesse, mi ammazzerebbe». Non sa darsi pace l’investitore che ha perso 528 mila euro nella truffa dei diamanti fantasma. Ammaliato dalle promesse di Giorgio Ridi, dalle sue belle maniere, gli ha consegnato i risparmi suoi, di suo padre, che adesso non c’è più, e di sua madre: «Mi aveva assicurato una rendita di 4 mila e 800 euro al mese. Invece non ho visto un euro e adesso vivo grazie alla pensione di mia madre. E’ andato tutto storto. Io ho conosciuto Ridi nel 2005. Avevo venduto un appartamento per 185 mila euro. L’agente immobiliare di Salorno che mi aveva fatto vendere l’appartamento mi ha detto che conosceva una persona in gamba che poteva investire questi soldi e farli fruttare bene. Così mi ha fissato un appuntamento con Ridi, nella sede della North Wind, che ancora stava a Trento. Ridi sembrava una persona onesta. Era molto elegante e anche diretto. Mi dava subito del tu. Mi ha spiegato che mi avrebbe dato interessi del 10 per cento. I soldi li avrebbe investiti in obbligazioni italiane e io avrei dovuto stipulare un contratto della durata di 5 anni. Se recedevo prima, c’era una grossa penale. Io mi sono fidato. Sono stato proprio uno stupido».

Il povero risparmiatore gabbato si mangia ancora le mani: «Mi sono fatto attirare dalla possibilità dei facili guadagni. Nel 2005 gli ho dato i 185 mila euro. Poi, nel 2006, i soldi di mio papà che, nel frattempo, è venuto a mancare. Poi gli ho dato anche i soldi della mamma. In tutto 528 mila euro. Mi dicevano che più investivo e più avrei ricevuto. Purtroppo era tutto sulla carta. Ogni anno mi mandavano il rendiconto con gli interessi, ma io quei soldi non li ho mai visti. Il contratto prevedeva che li potevo ritirare solo scaduti i 5 anni. I primi tempi, poi, erano molto gentili. A Natale mi mandavano gli auguri con una busta con dentro un assegno di mille euro».

Il primi sospetti, l’ignaro investitore li ha avuti nel 2007: «Mi servivano i soldi per il dentista. 4 mila euro. Sono andato da Ridi, ma lui ha fatto mille problemi. Poi diceva che sarei stato stupido a dare i soldi alla Rurale che mi dava solo il 3 per cento. L’anno dopo, dovevo cambiare la macchina. Ma anche quella volta non mi hanno dato niente. Mi teneva buono con questa storia degli interessi alti. Poi nel 2009 ho iniziato a sentire la storia della miniera che doveva essere venduta per restituire i soldi. Ma alla scadenza non ho visto un euro».













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza