Meri Pederzolli alla guida di Cittadinanzattiva

Pietro Fabbri lascia dopo 23 anni consecutivi di presidenza dell’associazione che può contare su oltre 300 volontari impegnati anche nel Tribunale del malato



RIVA. Merirosa (Meri) Pederzolli è il nuovo segretario provinciale di Cittadinanzattiva del Trentino onlus: subentra a Pietro Fabbri, da 23 anni al vertice del movimento provinciale che ha base a Riva e che anche attraverso il Tribunale dei diritti del malato tutela cittadini e consumatori e opera per provare a rimuovere le situazioni di ingiustizia e sofferenza in campo medico-sanitario sul territorio.

Dopo aver rivestito a lungo il ruolo di vicesegretario provinciale, Pederzolli è ora responsabile di un movimento che in tutto il Trentino conta oltre 300 volontari i quali fanno riferimento alle sedi periferiche di Trento, Rovereto, Pergine, Arco, Tione, Cles e Cavalese. A sancirlo è stato il recente congresso provinciale tenutosi a Riva, cui accanto a molti attivisti di Cittadinanzattiva del Trentino onlus hanno partecipato Tonino Aceti (coordinatore nazionale del Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici di Cittadinanzattiva), il vicesindaco gardesano Alberto Bertolini e il neodirettore del distretto sanitario centro-sud Pier Luigi Gardini.

Nel corso dell’assemblea un particolare e sentito ringraziamento è andato a Pietro Fabbri, storico segretario del movimento, che con grande impegno ha contribuito a far nascere, crescere, consolidare e apprezzare la rete di Cittadinanzattiva del Trentino onlus. Una persona che non mancherà di essere al fianco del nuovo comitato provinciale, che oltre che su Pederzolli conterà su Giuseppe Leoni (vicesegretario), Mariateresa Mangella (responsabile amministrativo), Vittorio Pierantonio (coordinatore di «Giustizia per i Diritti»), Amos Albertini (collaboratore del segretario) e dai membri Anna Divan, Walter Facchinelli, Giorgio Italiano e Graziella Zambotti Trenti.

Nel discorso programmatico d’insediamento il neosegretario ha indicato priorità dell’associazione: maggior comunicazione e formazione dei nostri attivisti e maggior coinvolgimento dei giovani e delle scuole, utilizzando di più l’informatica per fare rete tra le sedi e condividere esperienze, buone pratiche, programmi e progetti futuri. (m.cass.)













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