Mercato di Trento, il posto c’è ma una trentina di ambulanti restano a casa, pochi anche i clienti
Effetto della crisi e del maltempo. Saltano mercatino dei Gaudenti e “fiera delle scale”
LE IMMAGINI: Un giovedì fiacco per il mercato di Trento
TRENTO. Non è stato necessario “l’uso della forza” e non è servita neppure l’opera di convincimento al distanziamento da parte delle penne nere munite di pettorina fluo, per “dividere” le persone accorse al mercato del giovedì, che come sempre ha riempito di banchi le vie e le piazze della città, da via del Travai fino a metà via Belenzani. Infatti – come hanno spiegato i commissari della Polizia Locale – “sui 180 ambulanti che compongono il mercato settimanale, oggi ne mancano almeno una trentina e neppure gli spuntisti, ovvero gli ambulanti non titolari, che si mettono in lista di attesa per occupare i posti lasciati vuoti, sono riusciti a coprire i buchi vacanti”.
Meno banchi quindi, ma soprattutto molta meno gente, anche sul fare del mezzogiorno. Sarà stata colpa del tempo – alle 5 in città pioggia mista a neve; a Sardagna, come testimoniato dalla foto di un’agente della polizia locale, si misurava in qualche centimetro e la temperatura a metà mattina era di poca sopra lo zero – ma anche della crisi che, lo confermano gli ambulanti, si fa sentire eccome. Pochi acquirenti nonostante i prezzi tradizionalmente bassi, qualche cosina in più ai banchi degli alimentari ma nemmeno tanto, come ammettono al banco dei polli arrosto, poca gente pure in piazza Duomo, patria dei prodotti bio e soprattutto dei fiori. Sparuti gruppi di persone, frettolosi acquisti e poi ritorno a casa.
Come stabilito da un’ordinanza del sindaco Franco Ianeselli, fino a fine mese non si svolgerà neppure il Mercatino dei Gaudenti che avrebbe dovuto svolgersi in piazza Dante il prossimo sabato, come non avrà luogo purtroppo ed è già il secondo anno, nemmeno la fiera delle Sante Croci, che si sarebbe dovuta svolgere la prima domenica di maggio, in questo caso il 2, per i trentini la “Fiera delle scale”. Questa, avrebbe riempito di bancarelle il centro storico anche se la tradizione risale a secoli addietro.
Infatti, la Fiera di Santa Croce, era chiamata così perché si svolgeva nell’omonima via, in corrispondenza di quelli che per tutti i trentini sono solo i “Tre Portoni” e venne istituita verso il 1700 e si effettuava il 3 di maggio; la fiera, una volta importantissima e tanto attesa non solo dai contadini, era specializzata nel mercato delle scale di legno, brente, gerle ed altri attrezzi agricoli e domestici non solo di legno. La parte principale della fiera si teneva in piazza Fiera e le scale venivano appoggiate alle antiche mura della città. Poi si è finiti in piazza Duomo per terminare, anche per le stringenti norme di sicurezza sul lavoro, a sparire del tutto ed essere sostituite da oggetti di mero artigianato.