«Meno ore di lavoro e tre aliquote fiscali: la massima al 37%»
Movimento 5 Stelle, ecco il programma politico di D’Alterio l’unico “grillino” con i requisiti per candidarsi al Parlamento
TRENTO. Al netto del divieto di costruire nuovi inceneritori sull’intero territorio nazionale (prevedendo ovviamente la graduale dismissione di quelli esistenti), è un programma che si annuncia radicale soprattuto in campo economico. È quello proposto da Marco D’Alterio sul “Meetup Trentino” dei simpatizzanti locali del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, dove da giorni ferve un vivace dibattito sulle mosse da attuare in vista delle candidature locali per le prossime elezioni politiche e per le provinciali dell’autunno 2013. Pubblicato sabato scorso, vale la pena riportarlo nel dettaglio: perché D’Alterio, classe 1979, al momento sembra essere l’unico trentino in possesso dei requisiti per scendere in campo in provincia con i colori “grillini”. Trentino acquisito: residente a Pergine, vi si è recentemente trasferito provenendo dalla provincia di Roma, precisamente da Pomezia. Dove però, qui sta il punto, è stato candidato alle comunali per la lista civica del Movimento 5 Stelle Pomezia. E Grillo, come noto, nei giorni scorsi ha stabilito che accetterà nelle proprie liste solo chi già in passato si è candidato per il Movimento.
Due i principali obiettivi di D’Alterio: altrettante modifiche della Carta costituzionale «per inserire tra i principi fondanti dello Stato, la tutela ambientale e il diritto delle persone di vivere in un ambiente sano e per inserire norme che possano garantire la vera democrazia (referendum senza quorum, obbligo di discussione in parlamento delle leggi di iniziativa popolare, referendum confermativi e propositivi)». Altri settori d’intervento («il mio maggior campo d’azione») saranno poi «la revisione della giustizia, sicurezza e difesa». Sono però i provvedimenti in campo economico proposti da D’Alterio a ricordare da vicino la sinistra “dura e pura”. «Cercherò, insieme al gruppo parlamentare, di trovare le soluzioni ideali per garantire il massimo tasso lavorativo e il minor carico fiscale (possibile) per il paese», si legge nel programma pubblicato sul “Meetup”, la piattaforma internet che costituisce al momento lo stato embrionale del Movimento 5 Stelle in Trentino, non ancora formalmente costituito. Poi, le proposte specifiche. Che D’Alterio intende concretizzare in disegni di legge da portare all’esame del Parlamento. Già detto di quello sull’inceneritore, gli altri promettono di far discutere. Riforma del lavoro: «Riduzione orario lavorativo a 30-35 ore settimanali». Riforma delle pensioni: «Età minima 50 anni con pensione calcolata in base ai contributi versati, fino ad arrivare ad un massimo di 40 anni di contributi, il resto non verrà calcolato sulla pensione; tetto alle pensioni di 5 mila euro per tutti». Riforma fiscale: «Stabilire 3 aliquote: la massima non deve superare il 37%; incentivi non in denaro ma fiscali, solo per le aziende che producono in Italia (non solo con sede giuridica)». Riforma quest’ultima particolarmente impegnativa, visti i tempi che corrono, e che però nulla dice su quello che più conta, cioè gli scaglioni su cui applicare le aliquote. Infine, l’informatizzazione: «Consentire la partecipazione parlamentare anche da casa, con sistemi informatici adatti». In Internet non si segnalano comunque particolari prese di posizione sul merito delle proposte di D’Alterio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA