Mellarini: fuori Conzatti dentro Fravezzi-Gilmozzi

Upt, nella nuova segreteria (che ricuce con Dellai) entrano anche Angeli, Cattoi e Pinter. L’ex segretaria: «Tradita la maggioranza al congresso, non è unità»


di Chiara Bert


TRENTO. Anche ieri, dopo giorni di consultazioni, al segretario Upt Tiziano Mellarini sono servite altre ore di confronto interno per trovare la quadra. E per convincersi che alla fine la soluzione migliore per sancire la ricucitura con Dellai dopo la frattura consumatasi al congresso di un anno fa era resettare l’intera segreteria e ricominciare da capo. Fuori il giovane Samuele Campestrin (che viene ripescato come coordinatore di segreteria, senza diritto di voto), Massimo Ducati (capogruppo del Cantiere civico a Trento), Angela Esposito (anche lei del Cantiere dellaiano), l’ex assessore provinciale Tiziano Salvaterra; fuori soprattutto l’ex segretaria Donatella Conzatti, grande elettrice di Mellarini che il segretario aveva voluto in squadra nonostante i rancori reciproci con Dellai e i suoi, per la quale si erano spesi una sessantina di iscritti tra cui i vertici del coordinamento di Trento e i due transfughi in Comune Panetta e Castelli. In segreteria entrano due nomi di peso del partito, il senatore Vittorio Fravezzi (del Cantiere) e l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi (che in questi mesi ha continuato a svolgere un ruolo di pontiere), poi l’ex consigliera di Trento Eleonora Angeli (già della squadra di Conzatti, ma che sul caso Trento ha preso le distanze dalle posizioni oltranziste del coordinamento cittadino), Nicola Cattoi (giovane coordinatore dell’Alto Garda) e Alberto Pinter (assessore in Comunità della Vallagarina). Resta - come membro di diritto - il capogruppo provinciale Giampiero Passamani, che pure ieri ha messo a disposizione il proprio mandato.

La reazione di Donatella Conzatti non si fa attendere e grida all’«alto tradimento». «Ma si può celebrare l'unità tagliando teste e tradendo le maggioranze congressuali? Se confermato che dalla nuova segreteria politica sarà esclusa la componente civica che aveva fatto il suo ingresso nell’Upt con la costituente del 2013 - avverte l’ex segretaria - non potrà celebrarsi l'unità ma solo dire che siamo di fronte ad una contraddizione evidente. Attendiamo la nomina. Ma se confermata l'esclusione della componente civica, non potremo che constatare che si è celebrato un tradimento politico della maggioranza congressuale ad escludendum. Non posso credere che Mellarini faccia questo».

Invece Mellarini fa eccome. E nel tardo pomeriggio spiega: «Non tutti hanno condiviso ma la mia volontà è di favorire l’unità del partito, il mio dovere è di ricucire. È una scelta fatta nell’interesse dell’Upt, che deve tornare ad essere architrave della coalizione di centrosinistra autonomista». «La mia tesi congressuale non è modificata - chiarisce il segretario - oggi occorre aprire una fase costituente che guarda al dialogo con Progetto Trentino, che avvia un confronto con Carlo Daldoss e con i mondi civici che oggi non hanno un interlocutore».

Conzatti annuncia: «Saremo minoranza interna». Ma resta da capire cosa faranno a questo punto Panetta e Castelli (che in Comune sono passati nel Gruppo Misto), dopo che Mellarini lunedì aveva avvertito «a Trento l’Upt è nel Cantiere». «Li sentirò la prossima settimana - dice il segretario - con il presidente del parlamentino cittadino Zeno Perinelli convocheremo il coordinamento a cui auspico che partecipino tutti gli eletti del Cantiere».

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