SANITA'

Medici di base, incentivi a chi  apre ambulatori

L’accordo nazionale prevede un rapporto ottimale di 1.300 residenti per ogni medico di famiglia



TRENTO.  L’accordo nazionale prevede un rapporto ottimale di 1.300 residenti per ogni medico di famiglia. Nel settembre 2017, in Trentino, si è arrivati a un medico ogni 1.270 assistiti. Nella riunione del Comitato dei medici, il 18 gennaio, la Provincia è tornata a chiedere di ridurre il rapporto medico-pazienti, ma i sindacati si sono detti contrari. Dunque Piazza Dante ha formulato una nuova proposta, che ora è al vaglio dei sindacati. Prevede un incentivo monetario ai medici dell'ambito che assicurino l'apertura di un ambulatorio secondario nella località nella quale un medico è

cessato (perché andato in pensione), nel caso in cui la normativa non consenta di inserire un nuovo medico; in assenza di disponibilità, l'Apss potrà procedere alla pubblicazione della zona carente in deroga al rapporto ottimale. Nel caso in cui sia invece possibile inserire un nuovo medico e la prima pubblicazione della zona carente abbia dato esito negativo, al medico andrà un'indennità di inserimento per i primi due anni o comunque fino al raggiungimento di 1000 pazienti, per ridurre il disagio connesso all'avvio dell'attività.

 













Scuola & Ricerca

In primo piano