Maxi tunnel a Cavalese, ancora polemiche

L'interrogazione: verrebbe demolito pure un hotel, progetto da rifare


Luciano Chinetti


CAVALESE. Sul problema del tunnel interrato di Cavalese, che da molto tempo è al centro dell'attenzione degli organi di stampa e dei cittadini fiemmesi intervengono ora anche i due consiglieri provinciali Marco Sembenotti e Claudio Eccher. La circonvallazione di Cavalese anticipano (parafrasando le affermazioni dell'ex ministro francese Clemenceau che diceva che la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla decidere ai militari) è una questione troppo importante per lasciarla decidere ai tecnici della Provincia.

«L'intervento in sé avrebbe anche una sua logica ma le modalità di attuazione sono censurabili. Il progetto proposto come circonvallazione di Cavalese - scrivono in un'interrogazione - consiste in un tunnel che passando sotto il centro abitato crea un by-pass sulla Ss 48. Senza contare che gli ingressi - aggiungono - sono previsti ad est nella zona davanti al Centro Congressi verso via Pizzegoda e ad ovest sulla rotonda della strada per Carano davanti allo storico Hotel Stella. Trattasi in pratica di accessi posizionati in pieno centro abitato, accessi che dunque non allontanerebbero che parzialmente il rumore del traffico e non eviterebbero l'inquinamento dovuto ai gas di scarico che fuoriescono dalle estremità di una galleria come da camini.

L'uscita verso Tesero viene a trovarsi in una zona alberghiera e residenziale: le strade e la rampa di accesso alla galleria andranno così a sfregiare irreparabilmente gli unici giardini pubblici del centro abitato! L'ingresso ovest invece viene collocato di fronte al parco del Convento, dei Frati, in piazza 12 Partigiani, in una delle zone più antiche e storicamente importanti del paese a pochi passi dalla Chiesa. La sua costruzione cancellerà inoltre l'Albergo Stella, edificio storico della comunità, già sacrificato dall'attuale traffico verso il centro e verso Lavazè e Carano. Tali considerazioni, unite alla prospettiva dei disagi per lavori da effettuarsi in pieno centro urbano, hanno portato la popolazione locale e molti amministratori pubblici (in pratica l'intera Comunità di Valle) ad esprimere contrarietà al progetto, con la contemporanea richiesta di una profonda revisione». La richiesta alla Provincia è quindi quella di intervenire con una revisione del progetto.













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