L'EMERGENZA

Mascherine, difficile trovarle  e c’è anche il «mercato nero» 

Prezzi alle stelle, sono esaurite quasi ovunque. Avvistati in centro degli «ambulanti» improvvisati. Verifiche in corso per la polizia municipale. Prima dell’epidemia costavano poco



TRENTO. Pur non essendo obbligatorie, sono diventate oggetto del desiderio di quasi tutti, anche perché indossarle dà un senso illusorio di immunità. La paura del contagio da Coronavirus ha generato una tale richiesta di mascherine chirurgiche da renderle carissime e di difficile reperibilità. Al punto che c’è chi le vende per strada (ieri ci è stato segnalato un ambulante che le proponeva in centro a 3 euro l’una, con offerta speciale di quattro per 10 euro). Si è venuto cioè a creare una sorta di “mercato nero” sul quale sono chiamati a vigilare anche gli uomini della Finanza e della polizia municipale.

Va comunque detto che non si tratta un bene ad esclusivo appannaggio di farmacie e parafarmacie: di norma anzi un gran numero di mascherine con certe caratteristiche (Ffp2 e Fffp 3) viene venduto nei negozi di ferramenta, perché sono indispensabili a verniciatori e artigiani.

I prezzi lievitati

Meglio sarebbe dire “veniva venduto”, perché oggi le mascherine si faticano a trovare persino nelle farmacie, e i prezzi sono saliti alle stelle: per una confezione di 25 mascherine che prima dell’epidemia si vendeva in farmacia a 7 euro oggi il farmacista paga all’origine oltre trenta euro Iva inclusa, perché per ottenerle deve rivolgersi ad altri distributori, che a loro volta esercitano un legittimo ricarico. È la regola della domanda e dell’offerta, insomma, che funziona anche e soprattutto ai tempi del Coronavirus.

Vendite regolari e non

Non bisogna nemmeno stupirsi che negozi (quelli rimasti aperti) ed edicole abbiano iniziato a vendere mascherine, anche perché non esiste una esclusiva collocazione merceologica a vantaggio delle farmacie, anzi. Ciò che conta è avere almeno una licenza da commerciante, per poterle vendere in maniera regolare.

Dubbia è invece la regolarità di chi si improvvisa venditore ambulante (anche avesse la licenza di ambulante, non potrebbe esercitare per effetto del decreto Conte, che tra le altre cose ha imposto lo stop ai mercati settimanali): su questa forma di business irregolare, di cui c’è stata anche una segnalazione giunta ieri al comando di via Maccani, sta facendo accertamenti la polizia municipale, già sulle tracce del venditore abusivo avvistato in centro da più testimoni, con tanto di listino prezzi.













Scuola & Ricerca

In primo piano