Marika reginetta del karaoke con banda

Gran finale a Lavis del concorso «la Triangolare» senza basi registrate, ma con accompagnamento del gruppo musicale


di Daniele Erler


LAVIS. «Grazie per averci regalato un sogno»: questa la frase che i finalisti de “la Triangolare” han voluto dedicare agli organizzatori (e presentatori) Domenico Garofalo e Daniele Brunetti.

È stato un sabato sera di emozioni a Lavis, sotto il tendone della nuova tensostruttura all'anfiteatro del parco urbano (con il patrocinio del comune, e la raccolta fondi per “Save The Children” e il Comune terremotato di Bondeno). In scena la finalissima del concorso di karaoke (chiamato appunto “la Triangolare”, perché ha coinvolto dall'autunno scorso tre locali della provincia di Trento), con 16 concorrenti a sfidarsi nell'interpretazione dei loro brani preferiti. Un compito difficile quello della giuria di qualità, composta da musicisti, professionisti e cantanti, chiamati ad esprimere il loro voto su interpreti non professionisti, ma tutti artefici di esibizioni di ottima qualità. Alla fine la meglio l'ha avuta Marika Dalla Pellegrina, che si è aggiudicata il primo premio (un soggiorno al Gardaland Resort), cantando “Strano il mio destino” di Giorgia. Un'interpretazione emozionante, intervallata dagli applausi del pubblico. Seconda e terza - a pochi voti di distacco - Caterina Acler e Mia De Luca.

Sette mesi di selezioni in 20 gare diverse, oltre 125 concorrenti: questi i numeri della seconda edizione de “la Triangolare”. «È nato tutto come un'idea commerciale», ha spiegato Domenico, intrattenitore e patron della manifestazione. «Volevamo creare un giro di clientela, fra i tre locali dove svolgevamo il karaoke». Ma poi il progetto si è ampliato, grazie soprattutto all'entusiasmo dei concorrenti. La finale di sabato - nell'affascinante scenario del parco urbano di Lavis - è stata un vero spettacolo, partecipato (nel momento di maggiore affluenza) da quasi 300 persone sulle gradinate. Merito particolare della Banda Sociale di Lavis, trasformatasi per l'occasione in vera e propria orchestra, ad accompagnare dal vivo i concorrenti. L'idea è partita direttamente dal maestro Adriano Magagna, che in soli 20 giorni ha scritto e ri-arrangiato personalmente tutti i pezzi, ed i jingle di accompagnamento alla serata. Il risultato si è avvertito sugli spalti, con un brivido condiviso che, dall'orchestra di fiati, si è propagato verso il pubblico. E così la gente sulle gradinate teneva il ritmo, cantava, applaudiva divertita. A coronare il tutto, l'esibizione delle piccole ballerine della scuola locale “Petite Danseuse”. Ed il finale, un medley dei Deep Purple, suonato dall'orchestra, col maestro Magagna armato di chitarra elettrica. Segno che anche le bande sociali possono cambiare il loro repertorio.

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