Marangoni, un accordo che farà storia

Il documento firmato ieri da azienda e sindacati destinato a diventare modello per affrontare molte altre situazioni di crisi


di Paolo Tagliente


ROVERETO. «Motivi per festeggiare non ce ne sono, è ovvio, ma oggi è stato fatto un passo importante per il futuro dei lavoratori e dell’azienda stessa». A parlare è Mario Cerutti della Cgil Filctem che, insieme ai rappresentanti delle altre due sigle sindacali e a quelli delle Rsu della Marangoni Pneumatici, ieri mattina, nella sede di Confindustria a Trento, ha firmato l’accordo triennale che prevede, tra l’altro, investimenti per 8 milioni di euro finalizzati ad aumentare la competitività dell’azienda sui mercati internazionali e, per i lavoratori, 8 giornate di lavoro in più all’anno con stipendio invariato. Dall’altra parte del tavolo, accanto a Mario Marangoni e i vertici dell’azienda, anche l’assessore provinciale all’industria Alessandro Olivi, che nei momenti di massima tensione tra proprietà e lavoratori, aveva svolto il ruolo di mediatore tra le parti e poi, nei sei mesi successivi, ha avuto un ruolo di “supervisore” nel corso dei tredici, difficili incontri che, svoltisi nei sei mesi successivi al grande corteo di protesta partito dallo stabilimento e conclusosi al polo della Meccatronica, hanno portato al documento firmato ieri. «Un accordo – s’è detto convinto lo stesso Marangoni – che potrà diventerà modello per affrontare le altre situazioni di crisi, che purtroppo negli ultimi due anni numerose sul nostro territorio. Un plauso va certo ai lavoratori - ha proseguito l’industriale, ma anche all’azienda, che sta facendo sacrifici per restare sul territorio». E proprio per quel che riguarda i sacrifici, i sindacati hanno sottolineato la maturità mostrata dai lavoratori augurandosi che, superata questa difficilissima crisi - e sperando che ciò possa accadere nel più breve tempo possibile - l’azienda non si dimentichi di loro quando i grafici indicheranno la ripresa e i bilanci torneranno ad essere positivi. Per garantire tutto questo è stato istituito un "Gruppo di Lavoro paritetico", finalizzato a favorire la compartecipazione dei dipendenti nello sviluppo del Piano a medio termine. Si tratta di un organismo competente in materia di monitoraggio, analisi delle criticità, approfondimento delle aree di sviluppo, andamento aziendale, occupazionale, progetti e piani formativi e altri aspetti. La firma di ieri, insomma, è destinata a dare il via ad un nuovo tipo di rapporto tra azienda e maestranze, pronte a mettersi in gioco e a collaborare a viso aperto per raggiungere obiettivi comuni: i bilanci aziendali, da una parte, e il mantenimento dei posti di lavoro, dall’altra.

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