Manifesto shock a Rovereto: il braccio in bocca

Fa già discutere la mostra «Sboccato» allestita alla corniceria S. Maria



ROVERETO. Inaugurazione con il botto per la mostra «Sboccato». Se i quattro giovani artisti volevano far parlare di sè, ci sono riusciti. I poster pubblicitari, affissi in città, hanno attirato l'attenzione di molti. In uno è ritratto un uomo con il braccio infilato nella bocca di una donna. L'uomo è l'artista Emanuele Benedetti, la donna è sua moglie. E' una foto che non lascia indifferenti, che riporta alla memoria immagini di violenza e sopraffazione sulle donne. Ma non c'entra nulla la violenza, ha spiegato l'autore. «Nella mia opera cerco di trovare nell'altro i codici comunicativi che segnano una relazione. L'altro diventa oggetto di ricerca. Nelle mie opere cerco, attraverso il gesto, di cogliere l'essenza dell'individuo con il quale mi relaziono. Il tutto in maniera ludica e ironica». Insomma, tanto rumore per nulla. Le sue opere sono esposte parte alla Corniceria S.Maria, parte nello spazio U-Man di Marano d'Isera. Assieme a lui espongono: Sara Giordani, il napoletano Angelo Ricciardi e il belga Luc Fierens. La bocca è il tema che unisce le creazioni, che ognuno ha interpretato con tecniche differente. «Angelo e Luc hanno usato il collage, Emanuele la fotografia, io la pittura - ha spiegato Sara Giordani -». I quattro si sono conosciuti a Bruxelles e lì è nata l'idea di una mostra che travalicasse lo spazio chiuso dei centri espositivi, in questo caso la corniceria Santa Maria e la galleria di Marano d'Isera, per arrivare sulle strade di tutta la provincia attraverso grandi cartelloni pubblicitari personalizzati dagli artisti. «All'uscita dell'autostrada Rovereto nord - ha precisato Giordani - c'è un cartellone sei metri per tre dove si possono trovare informazioni sull'esposizione». Le opere in totale sono cinquantacinque. «Io, Angelo ed Emanuele ne abbiamo realizzate dieci a testa, mentre le opere di Luc sono 25, raccolte in grandi pannelli». In città l'esposizione è stata allestita alla corniceria S.Maria di Davide Pugnaghi. «Ho lavorato per quindici anni nel laboratorio storico vicino al ponte Forbato, da un anno ho spostato qui l'attività di corniceria e, avendo più spazio, ho voluto creare uno spazio accogliente per i clienti». Nell'entrata, molto luminosa, Pugnaghi ha posizionato un pouf gigante, una piccola biblioteca con libri d'arte e alle pareti quadri di giovani artisti. «E' l'ottava mostra che ospito. Mi piace l'idea di aiutare i giovani e di offrire ai miei clienti uno spazio sempre nuovo». L'esposizione «Sboccato» è stata curata da Federica Bianconi e sarà visitabile alla corniceria fino a fine novembre in orario di negozio, nello spazio U.Man di Marano su appuntamento (telefono 333-4775319).

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