Manca il rendiconto Rezia perde il contributo
Romallo, all’associazione nonesa ladina era stato assegnato dalla Provincia per l’organizzazione di un convegno. Dominici: «L’abbiamo fatto, ho pagato io»
ROMALLO. Revocato dal dirigente del Servizio attività culturali della Provincia, Claudio Martinelli, il contributo straordinario di 1.053 euro assegnato nel 2015 all'associazione nonesa-ladina Rezia per l’organizzazione di un convegno sulla lingua nonesa ladina e di un recital di poesie e canzoni. Il motivo? La mancata rendicontazione dell'evento entro il termine fissato. La somma verrà ora accertata in economia tra i residui, ed addio contributo.
«Mi ricordo di quella domanda ma non so perché non è stata perfezionata. Resta il fatto che il convegno l'abbiamo fatto regolarmente così come regolarmente c'è stato il recital» - il commento della presidente di Rezia, la professoressa Caterina Dominici, che abbiamo sentito in proposito. «Nessun dramma – spiega – quel convegno come tanti altri l'ho pagato io, dalla Provincia più che altro abbiamo ostacoli altro che sussidi» - afferma.
Quanto alle ragioni della mancata erogazione del contributo, Caterina Dominici non ne sa nulla. «Dicono che non abbiamo presentato la rendicontazione, sarà anche vero ma io in ogni caso mi facevo ben poche illusioni di riceverlo» - afferma. L'ex consigliera provinciale non perde l'occasione per polemizzare con Piazza Dante per i ritardi – illegali a suo dire perché irrispettosi di una legge dello Stato sulle minoranza linguistiche nel territorio italiano – che si stanno accumulando attorno alla richiesta di riconoscimento del noneso come lingua ladina e dei nonesi come minoranza. «Una responsabilità che è tutta della giunta provinciale che non prende atto di un riconoscimento che peraltro il consiglio provinciale ha già fatto nel luglio 2013 approvando un ordine del giorno di “presa d'atto” dell'esito del censimento 2011 e 2001 in valle di Non» - spiega. Nel mirino dell'ex consigliera finisce in particolare il presidente della Commissione dei Dodici, Lorenzo Dellai, colpevole di non mettere all'odg dei lavori la proposta di noma d'attuazione sul riconoscimento della minoranza nonesa ladina. «Dellai accampa scuse infondate e risposte evasive che cambiano di volta in volta. Resta il fatto che la bozza di norma proposta da Franca Penasa, membro della Commissione su nomina governativa e sostenuta anche dal consigliere Gianfranco Zanon e da altri esponenti dei partiti di governo, rimane nel cassetto da quasi due anni!».
Succede così che ad esempio in provincia di Belluno, dove una percentuale di cittadini molto inferiore a quella dei nonesi si è dichiarata ladina, hanno ottenuto il riconoscimento dello Stato, cosa non possibile in Trentino a causa dello Statuto speciale di autonomia che prevede il passaggio nella norma dalla Commissione dei Dodici. Commissione che peraltro – è la conclusione di Dominici – esprime un parere necessario ma non vincolante.