Mamma Maria: «Chico ti voglio bene» 

Il caso Forti a “Le Iene”. A 91 anni la donna ha parlato in tv del figlio rinchiuso in carcere negli Usa. A febbraio la missione di Ottobre e Paccher in Florida per chiedere l’intervento del governatore DeSantis e arrivare alla liberazione del trentino «condannato all’ergastolo senza prove»



Trento. «Ti voglio un bene dell’anima». Le parole più strazianti sono quelle di Maria. Ha 91 anni ma non li dimostra («È la speranza che mi fa restare giovane» scherza) ed è la mamma di Chico Forti. Ed è stata intervistata da “Le Iene” per il primo servizio di una serie sulla storia - che ha i toni della tragedia - del trentino Chico Forti in carcere da 20 anni con il “fine pena mai” come prospettiva. Oltre mezz’ora fra la ricostruzione a dei fatti, le parole piene di affetto e di rabbia di parenti e amici. E poi gli intervento di chi in quegli anni era a Miami e ha vissuto da vicino la vicenda Forti. «Se segui le prove non arrivi a Chico» ripetono quanti quelle prove le hanno seguite per professione o per amore di Chico. Come lo zio Gianni che ha accolto la troupe della trasmissione di Italia 1 nella sua casa di Trento. Una casa dove ogni angolo è occupato da faldoni di carte. E tutte le carte riportano a Chico. Anche quelle che hanno trovato posto sotto il letto perché il resto era già occupato. Lo zio Gianni è la spalla sulla quale tutti quelli che si occupano del caso Forti si appoggiano. Ed è la persona che ha investito il suo tempo per aiutare il nipote. E non solo il suo tempo. Ha anche venduto la sua prima casa per saldare i conti. Un gesto che racconta molto, un gesto su cui Gianni preferisce glissare. Perché è di Chico che si deve parlare, perché è Chico che lui vuole tornare a vedere libero. Lo stesso desiderio che ha mamma Maria che a 91 anni non ha ancora smesso di sperare di poter rivedere il figlio libero. Un figlio che è da 19 anni in carcere, in Florida e che, quando gli viene chiesto quale sia il suo piatto preferito, risponde sicuro: «i canederli di mia mamma».

Quella di ieri per “Le Iene” era la puntata introduttiva, quella in cui è stata presentata al grande pubblico l’assurda storia del trentino che era sbarcato negli Usa dopo la vittoria di 86 milioni di lire a Telemike e che si è trovato condannato all’ergastolo come mandante di un omicidio. «Una condanna senza che ci fosse alcuna prova», è stato spiegato e ribadito da tutti, dall’avvocato Tacopina all’amico di sempre, Francesco Giudetti. Una puntata, quella di martedì sera che sarà seguita da altre. E nella prossima ci saranno l’ex parlamentare Mauro Ottobre che da sei anni si sta occupando del caso Forti, e il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher. «Io parto il 20 novembre per la Florida - spiega Ottobre - e il 25 sarò in carcere da Chico. Ma non è finita, perché assieme a Paccher ad esponenti del governo e a parlamentari, stiamo organizzando per febbraio un incontro con il governatore della Florida Ron DeSantis: lui può decidere per il futuro di Chico». E intanto da Forti arriva un messaggio a chi gli è vicino. «Sento che non tarderò' a tornare, bello è sapere che ci sarà sempre un posto a tavola. Che serata! Ho il cuore a tamburo ed il corpo che salta». M.D.













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