Malaria, sul tavolo di Zeni la relazione del ministero
Nelle tre pagine confermata l’identità dei parassiti nel sangue di Sofia Zago e di una delle bimbe del Burkina Faso: un dato che avvalora il contagio diretto
TRENTO. La Provincia ha ricevuto ieri dal ministero della Salute la relazione sul caso di malaria che ha causato la morte della piccola Sofia Zago. Tre pagine in tutto, ora nelle mani dell’assessore Luca Zeni, che ha ritenuto (essendo il materiale al centro di un’inchiesta della Procura) di non divulgarle.
Il materiale conterrebbe l’evidenza, già per altro anticipata dal procuratore della Repubblica Marco Gallina, della compatibilità del contagio ematico diretto tra Sofia ed una delle due piccole del Burkina Faso che erano ricoverate al Santa Chiara assieme a lei.
In Procura sarebbe emerso che gli accertamenti scientifici compiuti a Roma hanno permesso - secondo il rapporto - di stabilire un’identità genetica fra i due parassiti, presenti nel sangue della bimba trentina e di una delle sorelle del Burkina Faso.
Il tutto grazie a tre marcatori perfettamente coincidenti, che non lascerebbero spazio a dubbi sul fatto che la malattia sia stata trasmessa da una paziente all’altra. Le indagini sono però ben lungi dall’essere concluse.