Malé, tutti in coda al mercatino che batte gli sprechi
Successo inatteso della giornata dedicata al riuso La Pro Loco: «Stiamo pensando di proporla 2 volte l’anno»
Un successone la Festa del riuso riproposta a Malè dopo qualche anno dalla Pro Loco, che con Comune e Comunità di Valle, ha allestito uno stand facendosi carico della parte informativa su un servizio che in gran parte è gestito proprio da questo ente. Dopo i timidi approcci dei primi bambini attratti da skateboard, giornali della Pimpa, sci e pianole, il tendone montato dal Gruppo giovani di Arnago che lo ha concesso in prestito, ha cominciato a riempirsi alla grande verso le dieci grazie anche alla complicità di una schiarita nel tempo. Scarpe, libri, vestiti, sci, zainetti, portachiavi giochi come l’allegro chirurgo, giocattoli e perfino fiori sono gli oggetti con cui è stato allestito il mercatino dell’usato. Va segnalata anche l’esposizione degli oggetti in legno realizzati da Dino Gasperini invitato per evidenziare quanta ricchezza d’uso è insita in un materiale che non serve solo per essere bruciato ma anche in questo caso testimonia l’esistenza di oggetti ed edifici passati non più utilizzati come i masi e “El travai”, necessario per sellare mucche e cavalli.
I frequentatori fin dalle prime battute hanno manifestato il loro entusiasmo per l’iniziativa che anzi, qualcuno vedrebbe bene con una scansione fissa e non così dilatata nel tempo. «Se la manifestazione voluta per dar valore alle tante cose non utilizzate che stanno nelle nostre case e potrebbero esser meglio sfruttate, ha un esito così positivo nulla vieta di riproporla anche due volte all’anno a fine primavera e all’inizio dell’autunno», ha detto Mara Magnoni, presidente della Pro Loco mentre il sindaco s’è presentato all’appuntamento con una scatola di oggetti da mettere sugli scaffali. «Lo ha preparato mia moglie e vuol essere un contributo per dare l’esempio», ha detto Bruno Paganini complimentandosi con l’ideatore, Mauro Conci e con gli organizzatori. «È un’esperienza interessante - ha soggiunto - perché la mentalità dello spreco deve essere cambiata, dobbiamo rivedere il nostro modo di vivere e l’idea dello scambio garantisce un uso di ciò che doveva esser buttato». Ha fatto la sua comparsa anche Italo Zambotti, assessore della Comunità di Valle che ha voluto condividere l’esperienza decollata grazie a Claudio Postinghel.
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