«Ma l’obbligo influisce sulla motivazione»
TRENTO. «Il Servizio Civile va bene così com’è. In Trentino è una realtà che funziona. Tornare all’obbligatorietà porterebbe non dare ai singoli l’importanza che meritano». A dirlo è Giampiero...
TRENTO. «Il Servizio Civile va bene così com’è. In Trentino è una realtà che funziona. Tornare all’obbligatorietà porterebbe non dare ai singoli l’importanza che meritano». A dirlo è Giampiero Girardi, Direttore dell’Ufficio servizio civile della Provincia.
Dottor Girardi, qual è lo stato attuale del Servizio Civile in Trentino?
Al momento seguiamo 380 ragazzi, che sono coinvolti nel progetto per periodi tra i 3 e i 12 mesi. Collaborano sia con realtà pubbliche, che con associazioni attive nel privato sociale. Complessivamente, sono molto soddisfatto.
Matteo Salvini ha proposto di tornare al modello obbligatorio. Quale sarebbe il potenziale impatto di una questa decisione?
Ci sarebbero varie difficoltà, a partire dai costi, un ostacolo da considerare. Oltre a questo, l’obbligatorietà comporterebbe un numero di ragazzi molto più alto dei circa 35000 che stanno affrontando l’esperienza in questi mesi e seguirli tutti a dovere diventerebbe impossibile, ci sarebbe il rischio di affidare loro mansioni meccaniche o ripetitive. Ora chi fa il Servizio Civile percepisce una paga di circa 430 euro al mese, i soldi per pagare tutti si troverebbero? Senza contare il problema più grande.
Quale?
La motivazione. Il Servizio Civile, a parer mio, è adatto solamente a giovani che abbiano la sicurezza di volerlo intraprendere. Se si tornasse alla leva, potrebbe accadere che un giovane estremamente motivato si trovi a lavorare con due che fanno il Servizio Civile solo perché devono. Questa situazione abbatterebbe il livello qualitativo dell’esperienza.
In Germania, la legge stabilisce che per sei mesi i ragazzi debbano affrontare un’esperienza simile a quella del Servizio Civile. Che ne pensa?
La situazione tedesca però è diversa, nel senso che è compito dei ragazzi stessi trovare una realtà disponibile a ospitarli, dove possano dedicarsi a lavori socialmente utili. Questa soluzione potrebbe essere più praticabile, ma ci vorrebbe un’importante campagna di sensibilizzazione.
Crede che la proposta del Ministro Salvini si tradurrà in realtà?
Non penso, a frenarla da una parte ci sono i costi e dall’altra il rischio di rovinare una realtà così formativa come il Servizio Civile.(p.g.)