Lupi: «Mi batterò per fare la Valdastico»
Il ministro: «Voglio arrivare a superare il no di Trento». Rossi: «Non se ne parla»
TRENTO. Come la puntata di una telenovela che si ripete ormai da quarant’anni o giù di lì ecco, immancabile, un nuovo episodio della saga Valdastico. Questa volta il protagonista è il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi il quale - ospite a Vicenza per parlare di grandi infrastrutture ferroviarie (ha parlato del progetto di alta velocità ferroviaria nella tratta da Brescia a Padova) - non ha mancato di affrontare anche il tema del prolungamento della Valdastico.
«Si tratta - ha detto - di un’opera che il Governo ha definito strategica e che è finanziata. Per troppi anni il veto imposto dalla provincia autonoma di Trento ha bloccato una arteria importante, dal punto di vista economico e turistico. Il 10 novembre, davanti al Cipe, Trento ha ribadito il suo no. La procedura prevede ora che il ministro delle infrastrutture proponga al Consiglio dei Ministri, entro 60 giorni, di superare quel parere negativo. E io sono deciso a procedere in questo senso, dando il via libera alla progettazione e all’esecuzione dell’opera».
Immediata la replica di Rossi: «Nulla di nuovo. Senza la nostra intesa l’opera non si fa, punto. L’ha detto la Corte costituzionale, mica Lupi».