Livo, perde la vita investita dalle fiamme 

Tragedia ieri mattina a Preghena. Inutili i soccorsi per Bruna Alessandri, 78 anni, madre dell’ex vice sindaco


di Francesca Quattromani


TRENTO. In una bella giornata di sole, a Preghena, frazione di Livo, una mamma è salita in cielo. Bruna Alessandri, 78 anni del posto, ha perso la vita nella sua casa, proprio all’ingresso del paese. Stava lavorando accanto alla stufa, quando il fuoco l’ha tradita. È stata investita dalle fiamme. Inutili i soccorsi. «Una tragedia inspiegabile» dice nel dolore il figlio Luciano Fanti, già vice sindaco di Livo oggi vice coordinatore del Patt per la valle di Non. È stata la figlia di Bruna, Fernanda, a trovare la madre esanime, nella mattinata di ieri. Quando è scattato l’allarme, sul posto si sono recati i vigili del fuoco. C’era del fumo, si doveva fare presto: dentro la casetta all’inizio del paese, c’era una persona che aveva bisogno di aiuto. La situazione è apparsa da subito drammatica, inutile l’intervento dei sanitari e dei medici arrivati dal cielo a bordo dell’elicottero, atterrato nel campo da calcio del piccolo paese noneso. Nella casetta si sono recati anche i Carabinieri di Rumo, per chiarire l’accaduto. Secondo quanto si è appreso, Bruna Alessandri ha perso la vita in un tragico incidente domestico armeggiando con quel fuoco così familiare in tante abitazioni, un fuoco nemico delle vesti. Bruna era accanto a quel calore così noto, il calore di una casa, con le sue abitudini, i suoi tempi ed i ricordi. Pagine di famiglia che videro protagonisti due figli, Luciano e la sorella Fernanda e poi tre nipotini. A loro tutto l’amore di una nonna che, in paese, era molto amata e stimata. Lo era con quel modo schivo e quella riservatezza propria di altri tempi. Lo era con la grazia e la fermezza di chi, ai propri figli, ha trasmesso l’importanza della cultura prima e il valore di fare poi, ognuno, le proprie scelte. Bruna teneva molto che i figli studiassero, che avessero delle buone basi sulle quali far crescere la propria vita. Così aveva fatto anche il figlio Luciano. «Quando mi sono dedicato alla politica, forse avrebbe preferito facessi altro» ricorda Luciano. «Mi ha sempre sostenuto ugualmente. Lo ha fatto nel percorso professionale e poi anche in quello familiare. Era una mamma». In queste parole c’è tutto l’amore di un figlio che non riesce a capacitarsi dell’accaduto. «Un incidente domestico» sospira ripensando alla sua vita. Assessore, vice sindaco di Livo, commissario di Amblar Don e Ruffrè Mendola, poi ancora politica, l’impegno con il Patt. Ad ogni passo, mamma Bruna era sempre accanto, discreta, presente e forte. Una donna risoluta, una donna che, alla sua famiglia ha trasmesso solide basi e profondi valori. Lo ha fatto con i figli, lo avrebbe fatto con i nipoti.

Alla famiglia il pensiero del sindaco di Livo, Ferruccio Zanotelli, tra i primi ad arrivare nella casetta di Preghena. All’esterno nessuna traccia di fuoco o fumo. Tutto attorno lo strazio immenso della famiglia. «Una donna stimata, in paese. Alla famiglia la nostra vicinanza in un momento di grande dolore». L’ultimo saluto a Bruna Alessandri domenica 22 aprile nella chiesa di Preghena alle 14.30. «Era la mamma» dice semplicemente Luciano. Una mamma che continuerà a proteggere.













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