TRENTO. . Festa d’addio ieri sera al Liber Cafè che, con domani, chiuderà nuovamente i battenti. Dopo alcune proroghe è finito infatti il periodo di gestione affidato a Ruggero Paolazzi. Il Liber Caffè è ora atteso da alcuni mesi di lavori di ristrutturazione ed una volta terminati, ci sarà un altro bando. “È stata un’esperienza che volevo fare e l’ho fatta. Di certo si tratta di un locale – spiega Ruggero Paolazzi- che al 95% lavora con i turisti, quindi è un’attività stagionale”. I trentini non lo frequentano? “ Il problema è che non frequentano proprio la piazza che si è fatta la nomea di essere la piazza dello spaccio”. A suo giudizio? “ Purtroppo lo è, ma c’è l’impegno a cercare di cambiare: si sono organizzati tornei di pallavolo, ci sono comunque delle mamme con i passeggini, però i trentini non la considerano e il problema dello spaccio rimane”. Ruggero Paolazzi in questa gestione iniziata a metà luglio, è stato coadiuvato da due dipendenti, diventati quattro nel periodo del Mercatino di Natale: “Ho aperto anche due casette: Casetta da Bever e Casetta da Magnar che hanno funzionato bene”. La precedente gestione lamentava problemi strutturali, sono stati risolti? “ No, quando piove il locale si allaga e nel plateatico si formano delle pozzanghere che lo rendono inagibile. Prima di indire il prossimo bando, dovrebbero sistemare tutto”. Un bilancio di questi mesi di stagione? “ Problematico perché si lavora solo con i turisti e col bel tempo, da ottobre è una desolazione. Ho provato a organizzare eventi, serate a tema, ma è inutile: i trentini appena sentono dove dovrebbero andare, declinano l’invito. Partecipare al prossimo bando di gara? Ci devo pensare, perché le spese le si devono dividere non su 12 mesi, ma su 4 o 5 al massimo. Il Comune dev’essere molto disponibile, se vuole trovare un gestore”. La serata d’addio si è svolta all’interno del locale ed è durata fino a mezzanotte ed ha anticipato una regolare apertura fino al tardo pomeriggio di domani, quando un brindisi augurale sancirà la chiusura del Liber Cafè. (d.p.)