Levico, sinergie in campo per «L’orto che viaggia»
Presentata ieri l’11ª edizione di Ortinparco in programma da venerdì a domenica Al Parco delle Terme presenti 40 espositori. Saranno realizzati 26 allestimenti
LEVICO TERME. “L’orto che viaggia”, undicesima edizione di Ortinparco, parte anche quest’anno nonostante la crisi. Lo farà da venerdì a domenica prossimi al Parco delle Terme di Levico «grazie alla sinergia tra i vari attori dell’iniziativa - dice Innocenzo Coppola presentando l’evento all’interno di Villa Paradiso, assieme al sindaco Arturo Benedetti, l’assessore provinciale Alessandro Olivi e il responsabile del progetto Fabrizio Fronza - la Provincia, i commercianti del consorzio, l’Apt, il Comune di Levico, ma soprattutto i lavoratori del cantiere centrale e del Progettone che hanno dato la massima disponibilità alla realizzazione degli allestimenti, a volte dando più di quanto richiesto».
A proposito di questo modello di politiche per lo sviluppo, Olivi annuncia che il Servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale, dal primo maggio cambierà nome in “Servizio per il sostegno occupazionale e valorizzazione ambientale” «perché sarà questa la strada - ha detto - che seguiremo d’ora in avanti. Queste iniziative avranno nel sostegno occupazionale il focus primario che, come nel caso di Levico, si sposa bene con il protagonismo della città nel promuovere iniziative di valorizzazione del territorio».
«Non potevamo lasciare che la scarsità delle risorse - ha detto Arturo Benedetti - ci imponesse una pausa nella ormai consolidata tradizione di Ortinparco. Fermarci quest’anno avrebbe significato disperdere un patrimonio di aspettative nei molti turisti che visitano l’evento, ma anche un patrimonio di contatti e volontà di fare e sviluppare questa idea che tanto ha ancora da dare a Levico».
La manifestazione prevede 26 allestimenti di orti-giardino, l’esposizione e la vendita di piante orticole a cura di una quarantina tra vivaisti e aziende agricole, che non mancheranno di far conoscere anche la lavorazione e la conservazione dei prodotti che derivano dall’orto. «Fin dall’antico egitto - ha detto Fabrizio Fronza - ci sono testimonianze di veri e propri cacciatori di piante, mandati da ricchi committenti, esploratori o quant’altri avessero interesse ad avere nuove piante, a scopo alimentare od ornamentale, che assieme a queste veicolavano anche culture “altre”. Soprattutto con l’Ottocento si è sviluppata una cultura dell’esotico che ha fatto della ricerca di nuove piante un vero e proprio mercato. Il percorso itinerante all’interno del parco, proporrà varie tappe attraverso installazioni temporanee, soffermandosi su alcune delle specie arboree importate assecondando le mode di fine ottocento».
Il programma, del quale daremo puntualmente notizia e che potrà subire variazioni per cause di forza maggiore, è consultabile al sito www.naturambiente.provincia.tn.it. L’entrata è libera e, in accordo al tema di come le piante viaggiano, il “Servizio Coppola” (così lo ha chiamato scherzosamente Olivi) invita a raggiungere Levico Terme preferendo il treno o i pullman di linea.