Letta tiene a battesimo la scuola politica di Dellai
La presentazione. Nasce “Codicesorgente”, percorso formativo per giovani under 35 L’ex governatore: «Siamo prima e a fianco dei partiti, ma non è una scuola di partito»
Trento. «Un messaggio che va contro l’orgoglio dell’ignoranza». Così l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta ha tenuto a battesimo ieri pomeriggio al Muse “Codicesorgente”, la scuola di formazione politica che ha come padre fondatore l’ex governatore e deputato Lorenzo Dellai, affiancato da Alessandro Anderle, Fabiola Andrighettoni, Alessandro Dalla Torre e Michele Kettmajer. Un progetto che segue il solco preparato dallo stesso Letta tre anni fa con Scuola di politiche, progetto che ricorda la figura di un trentino illustre, Beniamino Andreatta.
Codicesorgente vuole essere un’opportunità per una trentina di giovani (meglio se under 35) per mettersi in gioco e «metter mano - ha detto Dellai - agli algoritmi sociali, perché oggi non basta più la manutenzione». Un’esperienza che vuole ridare senso a parole come pensiero, serietà, sobrietà, etica politica, «come risposta ad una deriva sociale». Il corso prevede 26 appuntamenti nel corso di un anno e i temi spazieranno dall’autonomia trentina all’Europa. Dellai allontana subito i sospetti di una nuova esperienza politica: «Questo progetto sta prima ed a fianco dei partiti». A breve si apriranno le candidature sul sito dell’associazione.
C’è chi oggi guarda con nostalgia a quelle scuole di formazione politica che erano i partiti. Oggi invece la politica invece si fa con lo smartphone e i tweet e non a caso uno dei temi toccati ieri riguarda proprio il rapporto con le nuove tecnologie. A negare sentimenti nostalgici per “la politica che fu” è proprio Letta: «Noi quella politica l’abbiamo conosciuta e ne conosciamo i limiti. Io sono europeista fino al midollo, ma per farmi passare la nostalgia mi basta guardare la foto del 25 marzo 1957, quando fu costituita a Roma la Comunità economica europea: in quella foto ci sono ottanta maschi, tutti bianchi e tra i 50 e gli 80 anni. Sembra un conclave cardinalizio».
Per Letta la Rete è stata erroneamente considerata un terreno perduto: «Le nuove tecnologie se ben usate hanno risvolti positivi. Senza social l’esperienza di Greta Thunberg sarebbe stata relegata in un trafiletto di un giornale di Stoccolma. E poi c’è rete e rete: twitter si presta all’insulto anonimo, su Instagram c’è un altro clima».
«L’impatto delle nuove tecnologie - ha detto ancora l’ex presidente del Consiglio - porta una complessità che merita un approfondimento. Non dimentichiamo che i punti cardinali della vita non si trovano in Wikipedia, ma - conclude Letta - negli incontri con le persone e quindi nella conoscenza».
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